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NAPOLI – Dopo averne dette di cotte e di crude contro gli esponenti del M5s, ora il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, cambia atteggiamento e, dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, tesse elogi per il capo politico del Movimento. “ La parte del discorso di addio di Luigi Di Maio – dice il governatore della Campania – sulla necessità di tempo e sui problemi dell’azione di governo lo leggo come un avanzamento e una maturazione anche politica e di pensiero del Movimento 5 Stelle e se è così sarà un passo avanti importante per la democrazia italiana». Ha poi aggiunto: «Il M5S – ha detto De Luca – ha avuto una funzione di scuotimento del sistema politico-istituzionale nel nostro paese, ha espresso anche una carica dirompente contro elementi di burocratismo, di impaludamento, perfino di sclerotizzaizone del linguaggio. Ma ha sottovalutato la complessità dell’azione di governo, il valore delle competenze, la necessità di superare forme di idoleogismo quando si ha la responsabilità di prendere le decisioni. Credo che sia stata questa esperienza di governo a spingere i Cinque Stelle a fare delle valutazioni più realistiche rispetto alla complessità dell’azione di governo, se è così sarà un passo avanti importante per la democrazia italiana”. La risposta dei pentastellati giunge attraverso un duro attacco al segretario del Pd di Napoli, Sarracino, che l’altro – giorno aveva rilanciato la ricandidatura di De Luca. E’ la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino a replicare algovernatore De Luca, «E’ un tentativo piuttosto goffo e forse dettato dall’inesperienza quello di Sarracino di aprire al dialogo con il Movimento 5 Stelle, definendoci arroganti e spinti dal pregiudizio. Se questo è l’incipit di un tentativo di apertura, -afferma Cirambino – sarà difficile che la discussione possa approdare al livello che a noi interessa, ovvero quello dei temi fondamentali per il rilancio della nostra terra. Marco Sarracino, complice la sua giovane età o forse qualche esperienza di formazione che lo ha costretto lontano dall’Italia, deve essersi perso gli ultimi cinque anni in Consiglio regionale. Anni caratterizzati da atteggiamenti di continua chiusura a ogni nostra proposta e da autentici atti di censura, con tanto di circolare bavaglio a firma proprio di quel governatore che il neo segretario provinciale del Pd vorrebbe imporre come punto di partenza del loro progetto politico. Potremmo fargli molti esempi di quel linguaggio violento e volgare, spesso sfociato in offese personali, sdoganato da De Luca per essere utilizzato contro il Movimento. Ci aspettiamo aperture più rispettose e incentrate sul lavoro urgente e serissimo che c’è da fare per la Campania». Rincara la dose, anche in relazione alle prossime regionali, Michele Schiano di Visconti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Campania che chiama in causa il reggente del M5s Crimi: “ Chissà cosa penserà Vincenzo De Luca che lo definì il ‘procione lavatore’ e lui prese le distanze ‘dalla grande ammucchiata del Pd’. Dimenticheranno anche questo, per le poltrone e per l’accordo in Campania?» .

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