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NAPOLI – Alessandro Pansa candidato governatore del centrodestra alla Regione. Questa la voce che gira con insistenza ormai da giorni. Se Matteo Salvini e Nicola Molteni, coordinatore regionale della Lega in Campania, volevano un volto nuovo della politica, proveniente dalla società civile, eccolo. Pansa, nato ad Eboli, provincia di Salerno, dopo una lunga gavetta, nel 2013, fino al 2016 è stato capo della polizia e dal 2016 al 2018 direttore generale del dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Una vita nelle forze dell’ordine, ma non solo. Nel 2007 su proposta del Ministro dell’interno Giuliano Amato è stato nominato prefetto di Napoli dal Consiglio dei ministri. Per alcuni mesi (dal 6 luglio al 31 dicembre 2007) è stato anche Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania. Dal 2008 diviene commissario delegato per l’emergenza degli insediamenti di comunità nomadi nella regione Campania. Oggi è presidente di “TI Sparkle” e advisor della capogruppo TIM per la sicurezza.
Il nome di Pansa ha subito sollevato le prime polemiche. “Un capo della Polizia di Stato che si è permesso di insultare, in modo a dir poco vergognoso, un suo agente non avrà mail il mio sostegno”. Afferma questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli rendendo nota la sua contrarietà alla possibile candidatura di Pansa alla presidenza della Regione Campania per il centrodestra. “Stiamo parlando – prosegue – della stessa persona che definì cretino” un poliziotto del Nucleo Artificieri Antisabotaggio della Questura di Roma che, nel 2014, fu accusato ingiustamente di aver calpestato una manifestante durante gli scontri tra movimenti antagonisti che si verificarono nella Capitale. Pansa, invece di difendere il suo dipendente ed attendere l’esito del processo, lo offese pubblicamente senza ritegno. Non ebbe il coraggio di schierarsi dalla parte dell’agente e lo abbandonò alla gogna mediatica anticipando, di fatto, una condanna che non c’è stata. Il poliziotto, successivamente, è stato assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» dal tribunale di Roma. Io sarò sempre dalla parte delle forze dell’ordine. E, dunque, ritengo che la candidatura di Pansa sia improponibile”.

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