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CAPRI – Resta improntato alla cautela, non è fluido ma non c’è scontro, il confronto industriali-Governo così come è apparso al tradizionale convegno dei Giovani Imprenditori a Capri. A rappresentare l’esecutivo Conte-Bis c’è solo il ministro Francesco Boccia. Altre assenze e qualche forfait dell’ultimo minuto hanno indispettito gli industriali under 40. «Non c’è molto» nella manovra, per i giovani serviva «più coraggio», ci sono singole misure che non piacciono, ma nel complesso la linea adottata da via dell’Astronomia è quella della consapevolezza che gli spazi di azione sono angusti. Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, gioca quindi su un altro campo rilanciando la proposta di puntare su un piano infrastrutturale europeo da mille miliardi, e in Italia aprendo subito i cantieri per opere già finanziate. Si sofferma quindi solo su singole criticità della Legge di Bilancio: è netto il no a ‘plastic tax’ e ‘sugar tax’: “C’è una cecità in questo: invece di penalizzare i comportamenti si penalizzano i prodotti». E sull’evasione fiscale Boccia dice: “E’ concorrenza sleale», va combattuta, «ma occorre anche certezza di diritto: le manette arrivino dopo le sentenze e non prima». Poi avverte: “Le fibrillazioni nel Governo non aiutano”: dopo aver «criticato un’idea di presentismo e la sensazione di essere sempre in campagna elettorale» ora, con il Conte-bis, “preferiremmo che questo Governo anziché dibattere a mezzo stampa dibattesse al suo interno e definisse una linea comune di direzione per il Paese». Un clima di contrapposizioni «non aiuta la serenità del mondo dell’economia».
Sulla manovra «non bisogna avere ansia da prestazioni», avverte il ministro Boccia: «Abbiamo trovato una cambiale da 23 miliardi da onorare. Altri sei miliardi sono stati trovati e sono stati concentrati soprattutto sulla riduzione delle tasse sul lavoro. Non so se è poco, io penso che sia il giusto». Agli industriali garantisce che «il Governo c’è», che è venuto a Capri per ascoltare «dubbi e quesiti» e per instaurare «un confronto assolutamente franco». E’ in sintonia con gli imprenditori nel prendere le distanze da chi nella maggioranza punta sullo scontro interno: «Non consentiremo a nessuno di fare l’imitatore di Salvini. Nessuno del Pd ha voglia di perder tempo”; Sulla manovra ora «il Parlamento è sovrano», ma se l’impostazione dell’Esecutivo peggiorerà sarà «meglio andare a casa».
E’ l’ultimo convegno di Capri da presidenti sia per il leader di Confindustria, Vincenzo Boccia, che per il leader dei Giovani Imprenditori, Alessio Rossi, che a maggio arriveranno a fine mandato. E negli interventi finali prevale l’emozione. Ma dopo quella di ieri arriva anche una seconda dura stoccata agli ‘assenti ingiustificatì. Rossi si rivolge al ministro Boccia: “Grazie, ci fa vedere la differenza tra chi gli impegni li riesce a mantenere nonostante ne abbia tanti, ed è stato con noi qui oggi, e chi invece ha qualche difficoltà a organizzarsi forse perché non è granché abituato a lavorare». Non fa nomi.
Rispetto al programma non c’è il ministro per le Infrastrutture, Paola De Micheli, attesa per l’intervento istituzionale.

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