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Il 20 e 21 settembre si disegna insomma il futuro al nord, centro e sud d’Italia. Nello stesso weekend si vota anche in 1.184 Comuni e per il referendum costituzionale che propone di sfoltire il Parlamento, tagliando 230 deputati e 115 senatori. E’ la riforma targata Movimento 5 stelle e quella che sta più a cuore al popolo del Vaffa day e dell’anti casta.

“E’ giusto tagliare i parlamentari, ma il taglio non può essere l’ali – bi per dire un’altra volta che adesso non si può andare a votare perchè bisogna fare la legge elettorale”. Lo ha detto Giorgia Meloni, ospite del Meeting di Rimini.

“Il taglio dei parlamentari da solo non risolve assolutamente nulla. Una democrazia compiuta prevede che l’Italia possa essere una democrazia compiuta se diventa una democrazia federale e presidenziale. Questi sono i due modelli diversi cui bisogna tendere”. ha aggiunto Matteo Salvini al Meeting di Rimini.

“Non dobbiamo fossilizzarci sul taglio. Non dobbiamo guardare alla quantità, ma alla qualità. E questo vale anche per le norme. Ormai si usano gli emendamenti come dei comunicati stampa…”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ospite del Meeting di Rimini, parlando del referendum sul taglio del numero dei parlamentari. Forza Italia va in ordine sparso sul referendum per il taglio dei parlamentari. E le divisioni sono dovute alla mancanza di una linea di partito. Silvio Berlusconi, così come Antonio Tajani, ancora non si sono espressi in maniera ufficiale in proposito, anche se il Cav in una recente intervista (al ‘Messaggerò) più di qualche indicazione l’ha data: “Abbiamo votato sì in Parlamento, perché dovremmo cambiare idea al referendum?”.

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