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In Campania Forza Italia è in ebollizione. All’ombra del Vesuvio si sta consumando una lotta tra correnti interne, in mancanza di una linea politica chiara. La fuoriuscita di alcuni parlamentari (vedi il senatore Vincenzo Carbone approdato in Italia Viva di Matteo Renzi) è solo uno dei tanti campanelli d’allarme suonati in queste settimane. Il ritardo poi nella ufficializzazione della candidatura a governatore di Stefano Caldoro ha fatto il resto.

“Ora bisogna fare presto e lavorare alle liste”, dicono al partito gli azzurri più preoccupati, perché “gli alleati stanno in vantaggio, si stanno organizzando meglio” e la ‘co – razzata’ De Luca fa paura. In questo ultimi giorni, apprende l’Adnkronos, proprio per ricompattare Fi e provare a rilanciarlo, i vertici azzurri campani, Caldoro in testa, stanno facendo pressing su Silvio Berlusconi per convincerlo a candidarsi come capolista alle regionali per tirare la volata al partito. Intanto, il deputato Paolo Russo, responsabile nazionale del dipartimento per le politiche del Mezzogiorno di Forza Italia.

“Visto che si sta battendo tanto contro il riparto del fondo sanitario nazionale, De Luca decida di rinunciare all’appoggio dei partiti che finanche ieri hanno mostrato quanto tengono alla Campania ed al Sud bocciando il mio emendamento per rendere efficace la clausola che per legge prevede si destini al Sud il 34% delle risorse per investimenti in conto capitale”. “La mancata applicazione della clausola ha sottratto fino ad oggi 800 miliardi ai nostri territori. Uno scippo che la dice lunga sulle distanze abissali tra le parole ed i fatti. Questo Governo – dice Russo – si è macchiato dell’ennesima ingiustizia nei confronti di mezza Italia i cui abitanti hanno il solo torto di abitare al Sud e di essere rappresentati da personaggi che, come De Luca, predicano bene e razzolano male”. Stefano Caldoro, capo dell’op – posizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania e candidato presidente della Regione Campania per il centrodestra va all’attacco del Governo che “ha deciso di stralciare dal prossimo decreto il provvedimento sull’edilizia. E un grave errore. Bisogna intervenire per dare risposte a chi ha più bisogno, per riconoscere e regolamentare gli abusi di necessità, per abbattere i gravi abusi speculativi”.

“La pace edilizia – spiega Caldoro – è un tema che va affrontato e risolto. Questa, da sempre, la nostra grande sfida, per tutelare l’ambiente e dare risposte al bisogno. Cosa dice oggi il centrosinistra, cosa dicono il Pd ed Italia Viva che si sono opposti ad una regolarizzazione necessaria? Continueremo a fare questa battaglia e soprattutto a sostenere le tante famiglie, le tante persone che hanno abitazioni di necessità, tutti i casi chiaramente distinti dai grandi abusi , sui quali ci vuole estrema severità. Saremo sempre dalla parte dei più poveri e indifesi”, conclude Caldoro.

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