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La mafia investe miliardi di euro nell’economia legale; entra nella grande finanza, scala gruppi industriali, piazza suoi uomini e donne in Consigli d’amministrazione di holding imprenditoriali globali che fanno affari nei cinque continenti. La mafia è più forte e si sente forte là dove non la si percepisce come un pericolo, dove è riuscita a mimetizzarsi, dove ha stabilito rapporti pacifici di convivenza e connivenza con istituzioni e cittadini. La mafia è un cancro che è dentro di noi, che ci divora. Se lo sradichiamo solo con l’arresto dei boss, dei picciotti, dei corrotti, il cancro si ripresenta e continua a scavare dentro la nostra società. La mafia sarà sconfitta quando decideremo che è una organizzazione criminale eversiva che mina dalle fondamenta il nostro Stato, ci ruba il futuro. La mafia non uccide solo d’estate. La mafia ci uccide tutti i giorni, sporcando il nostro passato, sfruttandoci nel presente, privandoci del futuro. In questo libro proviamo a spiegare perché la mafia non è stata sconfitta e perché la parola mafia è sparita da anni dall’Agenda politica del Paese.

 “La mafia è buona” è l’affermazione paradossale che dà il titolo al libro del magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Catello Maresca, edito da Rogiosi (2018, 160 pagine) scritto a quattro mani con il giornalista Paolo Chiariello, che verrà presentato giovedì 7 marzo alle ore 17:00 nel salone “G. Federico” della Cgil a Napoli (via Toledo, 353) organizzato da Cgil Campania e l’associazione dei finanzieri FICIESSE, che a breve darà vita al sindacato dei finanzieri, il Silf, in costante rapporto con la Cgil e che segna un punto di svolta nella rappresentanza sindacale dei militari.

 Alla presentazione, introdotta e moderata da Emma Galli, docente di Scienza delle Finanze del dipartimento di Scienze Sociali dell’università “La Sapienza” di Roma, partecipano, con gli autori, Luciano Brancaccio, docente di Sociologia all’università “Federico II” di Napoli, Carmine Ruggiero, docente di Diritto Bancario all’università “Federico II” di Napoli, Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Campania e Giuseppe Fortuna, responsabile dello sportello ETPL di FICIESSE.

 

Catello Maresca (Napoli 1972), in Magistratura dal 1999, è pm a Napoli. Dal 2007 è alla Direzione Distrettuale Antimafia. Ha diretto le operazioni che hanno portato all’arresto del superlatitante Michele Zagaria, ha rappresentato l’accusa nel processo al gruppo Setola e ha partecipato all’operazione «Gomorrah» sul traffico internazionale di merce contraffatta.

 

Paolo Chiariello, giornalista, ha lavorato in Rai a Cronache in Diretta. Ha scritto per Panorama ed Economy, magazines del gruppo Mondadori. É stato caporedattore e socio fondatore assieme al direttore Emilio Carelli di Sky Tg24. Ha scritto “Monnezza di Stato”, “Monnezzopoli”, “I sogni dei bimbi di Scampia”. Tra i premi e riconoscimenti vinti, il “Premio Siani”, “Cronista dell’anno” e il “Premio Caponnetto”. 

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