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NAPOLI. Tutto tace, i quotidiani sportivi e non, i commentatori “esperti” ( diremmo spie tra i procuratori…) delle trattative di calcio mercato, gli allenatori in cerca di sistemazione, i calciatori alla ricerca di ingaggi più “convenienti”, sono i soli a movimentare il periodo di stasi della serie A, durante il quale, beati loro, gli artefici delle nostre passioni si dilettano nei luoghi di villeggiatura più esclusivi e ricercati per il clima tipicamente da mare. Le voci si inseguono tra conferme e smentite, ogni direttore sportivo cerca di trarre in inganno il collega della squadra a cui si sta facendo battaglia in campionato, provando a battere sul tempo la firma in calce al contratto che legherebbe il giocatore al team per il quale lavora. In casa partenopea, Giuntoli, smaltita la sbornia da esultanza al 94’ di Sassuolo- Napoli, con un urlo degno di Monch, sembra aver indirizzato la ricerca del centrocampista-regista, di cui necessita Gattuso, al di là dei confini dello stivale, puntando su una vecchia aspirazione, il Lobotka, compaesano di Hamsik, giovane ma con esperienza di club non particolarmente ricca, forse più significativa quella maturata nella nazionale Slovacca, e con il rischio che possa incontrare le stesse difficoltà palesate da Lozano, al suo primo anno in Italia. Di altro spessore, un atleta, già vaccinato contro le asperità del campionato nostrano, grazie alla sua militanza con la Sampdoria, Lucas Torreira, relegato da Emery, tecnico dell’Arsenal, di recente silurato, a scaldare la panchina, ma che da poche ore pare abbia incontrato i favori dell’entrante allenatore, Arteta, disponibile ad utilizzarlo a tempo pieno. Insistere, insistere, insistere, urlano i tifosi, dimenticando le chiacchiere che in estate hanno tenuto con il fiato sospeso i partenopei, sia per James che per Icardi: risultato? Entrambi lontani dall’Italia e pugno di mosche per ADL! Ripetere simili errori, non gioverebbe all’immagine del club che verrebbe sistematicamente escluso dai desiderata dei calciatori di un certo peso, e destinazioni che li portano a società, che, forse, offrono maggiori garanzie: non è credibile che la vicenda “ammutinamento” abbia lasciato insensibili i papabili a vestire la casacca azzurra. Compia il Presidente la prima buona azione dell’anno che è alle porte, riponga nel cassetto ogni tentativo di recuperare economicamente l’immagine del club, ma la ridipinga, quella “N”, con i colori dell’arcobaleno, segno di pace e di serenità: questo è l’acquisto di cui ha bisogno il Napoli!

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