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NAPOLI. Il 2020 ha sorriso, calcisticamente, agli azzurri nei due confronti disputati contro i bianconeri, il 26 gennaio, grazie ai gol di Zielinski ed Insigne, dimezzati dalla marcatura di Ronaldo sul finire della gara, ed il 27 giugno, nella finale di Coppa Italia, in virtù del gioiello di Meret, che respinse il tiro dal dischetto di Dybala, e della conclusione alta di Danilo, seguiti poi dal penalty decisivo di Milik, che annichilì Buffon, capace di respingere tutte le conclusioni dei partenopei nello specchio della porta, durante l’arco del match. Inizia il nuovo anno, e risultando bianca la casella dell’incontro di andata del campionato in corso, ed i motivi sono ormai noti, ci si affida, per vedere l’un contro l’altro, alla partita che deciderà chi solleverà il primo trofeo di marca tricolore: il Mapei Stadium ha consentito di giocare questa finale entro i confini italiani, non costringendo atleti e tifosi ( anche in questo frangente spalti vuoti ) a girovagare per il mondo alla ricerca di sponsor, ed ora si attende che il verdetto del manto erboso metta fine alla montagna di polemiche sollevate, vuoi per la giusta interferenza dell’ASL di Napoli alla ricerca della salvaguardia della salute dei giocatori, vuoi per le carenze del protocollo federale, violato alcune volte, ma senza particolari penalizzazioni, se non pecuniarie.

Come arrivano le due squadre all’appuntamento? In maniera diametralmente opposta, ma non per questo con il pronostico scontato, anzi, c’è da attendersi i bianconeri con il coltello tra i denti, stimolati dalle pesanti critiche piovute senza alcuna distinzione tra calciatori ed allenatore, rei di aver riposto le armi in un duello, contro i nerazzurri di Conte, senza battere ciglio, senza grinta, senza determinazione, quasi come fosse già scritta la sentenza della sconfitta, giunta senza se e senza ma, subendo per gli interi novanta minuti: i nei riscontrati risiedono nelle difficoltà di allestire una retroguardia all’altezza, dovendo rinunciare a Quadrado, Sandro e De Ligt, asse portante di una difesa dove Bonucci , Chiellini e Danilo non hanno potuto e saputo reggere all’urto di Lukaku e Martinez, e lasciando ampi spazi e l’intera corsia sinistra del fronte interista, consumata da Barella e Hakimi.

Il centrocampo molle, privato anche delle più semplici idee, con Betancur e Ramsey non in condizione, ma nonostante tutto i bianconeri restano sempre la compagine che lotta fino alla fine, che raramente perde due partite importanti di seguito, quindi sono già pronte le soluziuoni per Pirlo che molto probabilmente lascerà morata in panchina per utilizzare come spalla di CR7 il sempre vivace Kulusevski, e lasciando quali nbaluardi difensivi gli immarcescibili B&C, mai domi e sempre affamati di successi.

Per la sponda azzurra, Petagna dovrebbe esserci, in attesa dell’ultimo provino a poche ore dalla partita, mentre Mertens stringe i denti per il dolore, ancora non pienamente assorbito, alla caviglia, e Gattuso ha solo menzionato, nella conferenza stampa di presentazione del match, i suoi trascorsi con Pirlo, “… dall’under 15 sino all’under 21, per poi vincere insieme il mondiale, condividendo l’amicizia anche lontano dal campo di gioco, e mi sono divertito tanto alle sue spalle, rifilandogli tanti schiaffi, numericamente anche più di quelli presi dal padre…” E sulle differenze di gioco? ” Poche, le nostre squadra partono sempre dal basso, cercano il palleggio, e questo dipende dal fatto che abbiamo giocato insieme tanti anni, cerchiamo di portare qualcosa di nuovo, che fino a qualche anno addietro era appannaggio delle compagini spagnole.”

E sul chi arriva meglio alla sfida, tra il 6-0 dei partenopei e lo 0-2 della Juventus? “Nessuno è favorito per i risultati precedenti questa gara, e ricordo che noi giocavamo contro la Fiorentina che non è certo la Juve, e loro contro l’Inter che combatte per lo scudetto…” Partita che sarò vista dall’Angola allo Zimbabwe, con l’ausilio di una telecamera particolare che offrirà una visione quasi fosse un video game, ma tutto ciò non inficerà la bellezza di una partita, sentita sì, ma in grado di donare spettacolo ed emozioni. E, notizia dell’ultima ora, il Napoli potrà vendicarsi dello smacco subìto dallo Spezia in campionato, ritrovandosi i liguri nel quarto di finale di Coppa Italia, grazie alla vittoria superlativa ottenuta dagli uomini di Italiano ai danni della Roma, e la gara si giocherà al “Maradona.”

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