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NAPOLI Non si aspettava altro che l’ultima gara delle squadre impegnate nel tour de force degli appuntamenti per le qualificazioni ai mondiali 2022 del Qatar: tre partite nel giro di una settimana, dalle quali pochi elementi rientrano nelle condizioni fisiche idonee per disputare una gara delicata, difficile, impegnativa, di grosso clamore per la tifoseria partenopea.

Per il match di sabato pomeriggio contro la Juventus, il trainer toscano dovrà inventarsi un centrocampo di sana pianta, dovendo già rinunciare a Demme, ormai, , in piena fase di riabilitazione, Zielinski, risparmiato dal tecnico della Polonia, Paulo Sosa, per le tre gare disputate contro Albania, San Marino ed Inghilterra, ma comunque in ritiro con tutta la squadra, E, per concludere con Lobotka, ampiamente rigenerato da Spalletti, in una posizione, tra la linea difensiva e quella centrale, infortunatosi durante la partita contro Cipro, registrando l’elongazione del bicipite femorale, come capitò a Rrahmani, rimasto fermo per sole tre settimane, recuperando in tempi brevissimi.

Questo per i “malconci”, mentre Elmas, cui è stata imposta la presenza, con la maglia della Macedonia, contro Armenia, Islanda e Romania, inamovibile per tutti i 270 minuti, non avrà compito facile per recuperare le forze nel giro di settantadue ore. E sorge spontanea e scontata la domanda: chi farà blocco a metà campo contro il quartetto che schiererà allegri? Gioco forza affidarsi al “lento” Ruiz ed al neo acquisto Anguissa, fotocopia, almeno per ciò che riguarda l’aspetto di Bakayoko, camerunense di Yaoundè, ma, si spera, dotato di quella cattiveria che pare gli appartenga senza mezzi termini, ed efficace nelle marcatura a uomo, anche se permane il dubbio per Il trainer partenopeo, se schierarsi con il più guardingo 4-3-3 oppure affidarsi alla linea mediana allo spagnolo ed al calciatore proveniente dal Fhulam: sarà possibile un’intesa tra i due, che si sono conosciuti tatticamente solo in questa settimana?

In difesa non si registrano problemi derivanti dalle nazionali, con Di Lorenzo, per niente affaticatosi contro i modesti Lituani, al punto di permettersi di entrare anche nel tabellino dei marcatori, mettendo a segno, involontariamente, come da lui stesso affermato, la quinta rete con un diabolico traversone che ha sorpreso il portiere avversario, infilandosi, la sfera, nell’angolino al termine di una parabola assimilabile più ad un cross che ad un tiro.

Per Koulibaly rientro senza particolari difficoltà, dopo aver raccolto due successi contro Congo ( tra l’altro autore dell’assist per il primo gol ndr) e Togo, non venendo sostituito, ed analoga situazione per Rrahmani (Kosovo). Rimane l’unica incognita, non tanto per il ruolo di portiere che svolgerà sicuramente Ospina, ma per le condizioni del colombiano, vittima di uno scontro di gioco durante la gara contro la Bolivia, ma recuperando per l’incontro successivo disputato avversario il Paraguay, mentre nella notte di giovedì sarà egualmente al suo posto nel confronto che opporrà la Colombia al Cile, per poi prendere un aereo messo a disposizione sua e del connazionale Cuadrado, per essere in Italia proprio a poche ore dal match che li vedrà di fronte, come avversari, al Maradona.

Come non dare ragione al presidente De Laurentiis che ha più volte sottolineato le difficoltà dei club ogni qual volta i propri atleti partono bene per le gare delle nazionali e ritornano “scassati”, senza prevedere alcun indennizzo per le problematiche relative alle defezioni che ne conseguono per le partite di campionato ?

A proposito del numero uno della società azzurra, è dell’ultima ora la richiesta di giocare la prima gara dell’Europa League, prevista a Leicester, in campo neutro, in virtù di alcune norme per il COVID in Inghilterra, che non permetterebbero il normale svolgimento della manifestazione Uefa. In terra di Albione, i giocatori provenientoi da paesi ad alto rischio di contagio non sarebbero accettati. Di conseguenza i calciatori provenienti dallAfrica e dallèAmerica ( leggasi qualificazioni ai mondiali ) potrebbero non partecipare a Leicester-Napoli.

L’esempio di brasile-Argentina, sospesa per la presenza di atleti provenienti dall’Inghilterra ne è stato l’esempio lampante, e sul cui esito ancora si discute. Insomma è, ancora una volta, un susseguirsi di impedimenti che condizionano la partita tra i campani ed i piemontesi, una sorta di complicazioni che non offrono serenità all’ambiente. Vedremo se queste quarantotto ore che mancano al match riserveranno nuovi contraccolpi!

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