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NAPOLI. Napoli stecca? Assolutamente non condivisibile questa affermazione, la squadra ha giocato al livello cui ha abituato i propri tifosi negli ultimi due mesi, forse con qualche elemento ancora non al top della forma ( Zielinski ndr ) e una non costante precisione di Insigne, ed un leggero affaticamento, dovuto all’insistente e tambureggiante attacco ai polacchi del Legia, per sbloccare il risultato, necessario per coltivare le speranze di avanzare in Europa League. Eppure le opportunità non sono mancate, Osimhen ha cercato in ogni modo di scrollarsi di dosso colui che lo aveva preso in consegna ( è la considerazione più vicina alla realtà, visto che Mancini, suo controllore spietato, ha preso il nigeriano alla stregua di un albero su cui arrampicarsi, cinturandolo, salendogli in groppa ndr) e Anguissa ha dettato legge a centrocampo, recuperando, impostando, e “affondando” anche in area di rigore, letteralmente andando per le terre per un intervento sulla caviglia, che il solo Max Saccani, ex arbitro, consulente, per le decisioni da rivedere, alla Domenica Sportiva, ha definito non punibile, considerando i due atleti, l’azzurro ed il giallorosso, “in volo”, per cui non si può condannare il difensore, non sapendo come si poseranno i piedi, di ritorno sulla terra! Cosa non si dice, pur di salvare la categoria!!!

Inutile ricorrere ai soliti complotti, ma ribadire che le affermazioni del designatore Rocchi, sul collega Massa, “è introverso, non afferra le battute”, non sono le parole che vorremmo ascoltare a gara conclusa, ma sapere dalla viva voce di chi ha decretato le espulsioni, il motivo, che poi riporterà sul referto:questo è il miglioramento del rapporto calciatori, allenatori, arbitro che Trentalange, capo dell’A.I.A., auspica. Intanto se Spalletti non sarà in panchina, contro il Bologna, giovedì, nel turno infra settimanale, i felsinei non saranno da meno, con Soriano e Soumaoro a scontare la squalifica, per cui da un lato mancherà lo stratega, e, dall’altro, la bestia nera degli azzurri, Soriano, sempre sugli scudi nei confronti con i partenopei. I tifosi speravano in un accenno di fuga, e tale si può considerare se Inter e Juventus sono a sette e dieci punti indietro, ma andare a braccetto con il Milan non vorrà di certo significare ridimensionamento delle ambizioni del Napoli.

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