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  “Sono in ospedale, sto male e c’è una signora che mi dice che devo morire, che devo andare al mio Paese”. Così Souleymane Rachidi, un 20 enne ivoriano che vive a Lancusi, nel Salernitano, ha raccontato su Facebook quello che gli sarebbe capitato in un ospedale della zona.

In un video che il giovane ha postato mentre era disteso sulal barella in ospedale, si sente una voce femminile non identificata che dice “devi morire, non ti voglio vedere più”. Il giovane – nato in Costa d’Avorio e arrivato in Italia all’età di sedici anni – racconta così la vicenda, per la quale non ha presentato denuncia alle Forze dell’Ordine: “Stanotte verso le 3 ho avuto un fortissimo dolore al petto, ho subito chiamato il 118, perché ero da solo a casa. I sanitari mi hanno portato al pronto soccorso dell’ospedale Curteri di Mercato San Severino; l’infermiera appena mi ha visto ha detto: ‘Salvini fa ancora entrare questa gente in Italia’, poi ha cominciato a dirmi: ‘tu devi andare al tuo paese, tu devi morire’. Mi sono sentito veramente male, ho deciso di non curami più in quell’ospedale, ho chiamato il mio datore di lavoro e lui mi ha portato al pronto soccorso del Ruggi, a Salerno”. “Sono fiero del colore della mia pelle – ha scritto il giovane – andate a dire a Salvini che sono ancora vivo”.

    La Direzione sanitaria dell’ Azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” ha avviato un’indagine interna per accertare la realtà dei fatti ed eventuali responsabilità. “Saranno necessarie verifiche per stabilire la veridicità dell’accaduto, chi siano i protagonisti e se effettivamente la voci fuori campo nel video sia di un operatore sanitario e si rivolga proprio al ragazzo in barella”, afferma in comunicato la FP-Cgil di Salerno. 

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