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SALERNO – «Lo sottoporrò al ministro Provenzano e agli altri ministri del governo. Da una scorsa veloce ho già notato qualche punto interessante».
Sono le parole conclusive dell’intervento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, all’incontro avvenuto a Vallo della Lucania (Salerno) con cento sindaci del territorio cilentano, organizzato dalla
«Fondazione Grande Lucania». Al centro delle assise il «Manifesto del Mezzogiorno», dieci proposte che si pongono l’obiettivo dello sviluppo delle aree interne del Sud tormentato da un vero e proprio spopolamento.
E il Sud è stato il tema centrale delle riflessioni del premier.
«Le dotazioni finanziarie sono cospicue, le dobbiamo sbloccare e accelerare gli investimenti. Abbiamo già introdotto misure specifiche per il Sud in Finanziaria.
Con il ministro Provenzano e con tutto il governo stiamo lavorando per elaborare un piano strutturale. Confido che ce la faremo entro fine anno, se non a fine anno già a gennaio saremo pronti» ha detto, convinto che «se riparte il Sud, riparte l’Italia intera. Con questo spirito, muoviamo e ci disponiamo a realizzare l’agenda di Governo sul tema della coesione nazionale».
A consegnare il manifesto al premier, il secondo nella storia a visitare la terra del Cilento dopo Aldo Moro, curiosamente pugliese come Conte, è stato il presidente della fondazione “Grande Lucania”, il senatore pentastellato Francesco Castiello, nel teatro «De Berardiinis», subito dopo la visita di Conte nel Reparto pediatrico dell’ospedale vallese «San Luca».
Nell’ospedale il presidente del consiglio è stato accolto dal sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia, dal direttore sanitario Adriano De Vita e dal prefetto di Salerno Francesco Russo.
Subito dopo, Conte si è quindi recato al «De Berardiinis” dove, oltre al senatore Castiello, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Tommaso Pellegrino e il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola.
Ad attendere Conte, all’ingresso del teatro, anche una delegazione di lavoratori della «Treofan», stabilimento chimico di Battipaglia fermo ormai da un anno.

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