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Vallo della Lucania – Ricomincia questa sera 10 agosto, fino al 25, la XXII° edizione di Velia Teatro. La rassegna nata nel 1998, è incentrata sulla espressione tragicomica del teatro antico. Si svolgerà nei teatri della Fondazione Alario ad Ascea Marina, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in provincia di Salerno. Velia Teatro, è organizzata dall’Associazione Culturale Cilento Arte. Un progetto di promozione culturale integrato, che coinvolge atenei, scuole, giovani, appassionati del genere, turisti che da vent’anni partecipano sempre numerosi alle serate introdotte da studiosi provenienti da diversi atenei italiani. Tra le novità di quest’anno, per la prima volta un allestimento teatrale in lingua inglese, “Apology of Socrates” by Plato. Otto gli appuntamenti, si comincia questa sera alle 21.15, con “Maccus ain Fabula”, una performance ispirata alle celeberrime maschere. Maccus, Pappus, Buccus e Dossenus. La performance è concepita come una lezione/spettacolo. Il 12 agosto,“Pentesilea vs. Achille” di Francesco Randazzo, è una scrittura originale che spinge a sperimentare nuovi linguaggi. Parla di disordine, di caos, di mito e di modernità, di smarrimento e di ricerca di un nuovo ordine in cui l’uomo contemporaneo possa ridefinire le proprie funzioni, appropriandosi della sua identità oltre la costrizione culturale.  Il 13 agosto, e la volta di “Dyskolos” di Menandro: Il dio Pan dà inizio alla commedia annunciando di aver fatto innamorare Sostrato, giovane nobile, di una ragazza di campagna, figlia di un vecchio bisbetico contadino, Cnemone, che vive in casa, appunto, con la sua unica figlia e una vecchia serva, Simiche. Il 16 agosto, in scena, “Lisistrata”, una divertente commedia del greco Aristofane, tratta con ironia un tema attuale e scottante: la posizione delle donne rispetto alla guerra ed il desiderio della pace. Sabato 17 agosto, “Simposio” di Platone, Filosofia ed Eros: Socrate nel Simposio. Domenica 18, “Apology of Socrates” by Plato; Socrates and the jury. Il 24, “Minotauro” di Emilio Cesta e Sandro Nardi, un viaggio tra verità e fantasia attraverso il celebre mito della tradizione mitologica greca. A concludere la rassegna teatrale, il 25 agosto, “Le sette voci di Elena”, di Manrico Murzi, Ambasciatore Culturale Unesco. Una rievocazione, che in questa pièce si traduce in odierna provocazione: oggi quelle voci potrebbero essere di qualsiasi donna vittima di guerra, il cavallo, un qualsiasi kamikaze pronto all’esplosione.
Di Daniela Apuzza

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