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SALERNO – “ Stiamo studiando, come Automobile Club Salerno di riproporre il circuito del ‘Gran Premio Città di Salerno’ che nacque nel settembre del 1953 per volontà del Presidente dell’ACI di allora Moscati. Il nome originario della manifestazione era Circuito del Lungomare. Gareggiavano autovetture di ‘Formula Junior’: auto da corsa derivate da quelle di serie, con i motori derivati della FIAT 1100, elaborati e impiantati sui telai delle auto che partecipavano alla gara. Il circuito, che consentiva di raggiungere velocità abbastanza elevate, partiva da Piazza Sant’Agostino, attraversava il Lungomare Trieste, fino alla traversa, dove era ubicata l’Autostazione dei pullman della SITA, per poi immettersi su Corso Garibaldi e arrivare, percorrendo Via Roma, fino alla traversa del Teatro Verdi dove le auto tornavano sul Lungomare per poi arrivare, dopo vari giri, al traguardo. Questa gara si svolse nella sua versione originale fino al 1960, anno in cui purtroppo si verificò un evento tragico: la morte del pilota olandese Saveniers che andò a sbattere con la sua auto, che s’incendiò, contro un albero. Nel 1961 ci fu una versione ridotta della gara, vinta dal pilota salernitano Raffaele Fiordelisi. Dopo quell’anno la gara fu interrotta e l’ACI di Salerno diede avvio alla gara di velocità in salita, la famosa “Amalfi – Agerola” alla quale parteciparono anche piloti salernitani come Giacomo Rescigno, Franco Valese e Pier Luigi Vasile”. A ricordare questo importante evento sportivo è stato l’ingegnere Vincenzo De Masi, Presidente dell’Automobile Club di Salerno, nella sua relazione dedicata al “Circuito automobilistico di Salerno tra passato e futuro” tenuta presso il Lloyd’s Baia Hotel, durante la serata conviviale organizzata dal Consiglio Direttivo e dal Presidente del Panathlon Club Salerno, Enzo Todaro, che ha ricordato l’importanza della gara automobilistica: “Il Gran Premio Città di Salerno coinvolgeva tutta la città. Se sarà possibile realizzare il progetto presentato dal Senatore De Masi, sicuramente sarà un evento di carattere internazionale, un grande attrattore turistico ed economico”. Il Senatore De Masi ha spiegato che all’eventuale riproposizione del circuito automobilistico, parteciperanno solo auto che non sviluppino grandi velocità: “Ci rivolgeremo a vetture da corsa storiche, con più di trent’anni di vita. Organizzeremo anche dei convegni per far conoscere, soprattutto ai giovani, quanta tradizione, cultura e ingegno c’ è nell’Italian Style che ci ha resi famosi in tutto il mondo”. De Masi ha anche ricordato i salernitani che diedero un fondamentale contributo alla manifestazione che richiamava oltre trentamila spettatori, seduti pericolosamente finanche sulle balle di paglia che delimitavano il percorso: “Come non ricordare i prestigiosi cronometristi: l’ingegnere Capone, il dottore Russo, il ragioniere Marra. E’ stato un periodo importante per la storia dell’Automobile Club Salerno che, grazie a questo evento, è decollata a livello nazionale perché il Circuito di Salerno, al di là del fatto sportivo, ha rappresentato un momento di svolta per la nostra città: il popolo che si avvicinava all’automobile”.
Aniello Palumbo

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