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 Dalla pulizia delle aree e sentieri dei parchi nazionali alla riqualificazione dei giardini e aree verdi delle città alla pulizia delle spiagge e dei fondali marini. Volontari di tutte le età, etnie e religioni, tante scuole, amministrazioni locali e aziende green, ma anche migranti, persone senza fissa dimora: in Campania oltre 30mila i volontari impegnati a ripulire e riqualificare dai rifiuti abbandonati in oltre 350 aree, con la partecipazione entusiasta di centinaia di scuole. Sono i numeri della 26esima edizione di Puliamo il Mondo, la storica campagna di volontariato ambientale organizzata da Legambiente, il 28, 29 e 30 settembre, in tutta la Campania per ripulire strade, vie e periferie dai rifiuti e dal degrado.
    “Ma anche una tre giorni di partecipazione e di cittadinanza attiva – ha commentato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – per ribadire il proprio no ai pregiudizi e alle discriminazioni e per incentivare l’abbattimento di ogni tipo di barriera”.
   

i è concluso ieri il weekend dedicato a Puliamo il Mondo a Solofra. Puliamo il Mondo è un’iniziativa di cura e di pulizia, un’azione concreta, per chiedere e avere città più pulite e vivibili.
 
Il Circolo Legambiente “Valle Solofrana” Solofra-Montoro, in collaborazione con il Comune di Solofra, è stato impegnato nei giorni 28 e 30 settembre.
Venerdì 28 settembre, sono stati protagonisti gli alunni delle classi quinte della primaria dell’Istituto Comprensivo “F. Guarini” di Solofra, che al motto di “Meno Fretta, Più Rispetto” hanno raccolto centinaia di “mozziconi” di sigaretta e altri rifiuti, soprattutto plastica, applicando simbolicamente le “Ecomulte” ai trasgressori quotidiani. Il tutto si è svolto per le strade cittadine del centro storico. Importante è stata la collaborazione dell’associazione Age Solofra.
 
Mentre domenica 30 settembre il circolo di Legambiente ha invitato i cittadini e le associazioni di volontariato del territorio a pulire l’area di località Castelluccia in Solofra (AV), il vialetto di accesso e lo spazio intorno alla chiesetta della Madonna dell’Assunta. Con i volontari abbiamo raccolto in particolar modo imballaggi e stoviglie, soprattutto plastica, ma anche vetro ed alluminio, abbandonati dai fruitori dell’area e da chi dopo una scampagnata lascia le proprie tracce. Non sono mancati però rifiuti ingombranti, come ad esempio sedie e tavoli in plastica e addirittura reti del letto e grandine. Inoltre i volontari hanno svolto un monitoraggio delle aree interessate da abbandono, in cui si sono imbattutti, che circondano l’area della Castelluccia e del Belvedere San Marco e che costeggiano la strada di collegamento con la frazione Banzano di Montoro. Costatiamo che l’abbandono dei rifiuti è frutto dell'”ignoranza” di chi smaltendo illecitamente, senza seguire i consueti iter burocratici ed economici mette a rischio salute e ambiente. Prodotti di risulta edile e di officine meccaniche, componenti elettrici, elettrodomestici, scarti di lavorazioni industriali ed amianto rifiuti che purtroppo abbiamo solo potuto segnalare in quanto speciali o pericolosi. Abbiamo così redatto un reportage fotografico, inviato ai Comuni di Solofra e Montoro e alle rispettive Caserme dei Carabinieri.
 
Poiché i rifiuti abbandonati sono un pericolo per le persone e per l’ambiente aldilà dei confini comunali, la messa in campo di attività di prevenzione e controllo sono anche il momento per affrontare e condividere soluzioni in modo intercomunale.
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