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“Abbiamo giocato 55′ a un ottimo livello, facendo passi in avanti enormi rispetto alla gara scorsa, poi abbiamo accusato il contraccolpo sul rigore e siamo andati in difficoltà mentale”. Così Maurizio Sarri spiega il pareggio del suo Napoli contro la Sampdoria. “Abbiamo avuto tre-quattro minuti di panico e abbiamo consentito agli avversari di pareggiare. Abbiamo accusato a un certo punto un calo fisico, anche per il clima, sembrava di giocare a Panama, ma la supremazia nella gara mi sembra netta. Nel finale abbiamo cercato ancora di recuperare e vincere”. Sarri definisce il rigore concesso da Gervasoni per il fallo di Albiol su Fernando “generoso”, e spiega: “Nel finale dovevo mettere Mertens o Gabbiadini ma Hjsaj mi ha chiesto il cambio”. Walter Zenga a fine gara è molto soddisfatto della reazione della sua Sampdoria: “Andare sotto due a zero in uno stadio così, contro una squadra forte e rimontare vuol dire che questa squadra c’è e che quest’anno ci possiamo divertire”, dice il tecnico blucerchiato che sottolinea anche: “Se nel finale Reina non fa quella parata su Muriel può finire anche in un altro modo”. Zenga parla della metamorfosi della sua squadra dopo la mazzata europea col Voijvodina: “Se una squadra ha un problema – spiega – lavora a trovare delle soluzioni. I giocatori hanno seguito alla lettera quello che dovevamo fare, domenica scorsa si sono visti i risultati. Stasera nel primo tempo avevamo preparato la partita in maniera diversa ma non siam stati abbastanza bravi nel pressing a centrocampo e nelle ripartenze, poi abbiamo sistemato le cose”. Sul mercato, Zenga scherza: “Eder parte sicuramente, ma per andare in nazionale. Il mercato? Io credo di essere l’unico allenatore in Italia contentissimo di restare così”.

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