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Il tecnico dei Partenopei Carlo Ancelotti

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Sui verdi prati di località montane o dei centri d’allenamenti societari, il pallone piano piano ricomincia a correre. E’ il rituale del precampionato, il periodo dei sogni e delle attese, dei gol senza esultanze nelle partitelle con le rappresentative locali. Un racconto, quello del calcio estivo, di cui un tempo si facevano carico solo quotidiani, telegiornali ed emittenti locali e che oggi i club propongono ai tifosi attraverso i social network, strumento imprescindibile nel pallone che si fa azienda. Perché consentono di misurare numericamente la popolarità anche internazionale di una società, di informare sulle novità riguardanti la squadra e di promuovere il merchandising, il cui sviluppo è vitale per le sorti finanziarie di un club.

Nello storico panorama calcistico meridionale il Napoli è la società più attenta sotto questo aspetto e i risultati si vedono: oltre 4 milioni e 238mila like sulla pagina Facebook, più di 1,5 milioni di follower su Instagram e 1,45 milioni di follower Twitter. La strada imboccata è quella giusta, ma ci sono ampi margini di crescita se è vero, come ha recentemente affermato De Laurentiis, che la società azzurra può contare, fra tifosi veri e propri e simpatizzanti, su circa 40 milioni di sostenitori. Numeri, in ogni caso, non troppo distanti da quelli della Roma, società che sui social sta investendo tantissimo. Con oltre 9,5 milioni di like, 1,78 milioni di follower Twitter e 2,6 milioni su Instagram, il club di Pallotta compensa online il sorpasso maturato lo scorso anno nelle gerarchie del campionato, confermandosi – almeno sotto questo aspetto – il più popolare fra quelli del Centrosud. Abissale, invece, il distacco con le grandi del Nord. Bastano i dati di Facebook per averne contezza: Juventus, Milan e Inter oltrepassano, rispettivamente, 38 milioni e 800mila, 24 milioni e 660mila e 14 milioni e 600mila “mi piace”. Risultati frutto anche delle strategie societarie e di mercato; basti pensare che il tweet con cui Cristiano Ronaldo nel luglio 2018 si è presentato ai tifosi bianconeri è stato il più virale dello scorso anno in Italia.

Con le principali squadre del Sud, invece, non c’è paragone. La popolarità del Cagliari, seconda nella nostra classifica, ad esempio è decisamente più bassa. Il club rossoblù ha agganciato oltre 356.730 like su Fb e superato i 347mila follower Twitter e i 190mila su Instagram. Il seguito social diventa la magra consolazione, invece, per un Palermo che vive una fase sportivamente drammatica, fra gli spettri del fallimento e di una possibile retrocessione in Serie D. Su Facebook i rosanero si avvicinano ai 331mila like, mentre su Twitter e Instagram superano 198mila e 102mila follower. Meglio degli acerrimi rivali del Catania, oggi in Serie C. Gli etnei su Fb hanno meno di 139mila “mi piace”, mentre su Twitter e Instagram oltrepassano 108mila e 41.300 follower. Ancora peggio fa il Trapani, che su Facebook non arriva a 100mila like, su Twitter si attesta a circa 16.700 follower e su Instagram a 21.100.

In Puglia il derby “social” del Tavoliere se lo aggiudica il Lecce, fresco di promozione in Serie A. I salentini oltrepassano i 56.400 like Fb e i 54.900 follower Instagram ma su Twitter non arrivano nemmeno a 400 “seguaci”. È questo l’unico “gol” del Bari, che su Twitter di follower ne ha più di 1.400. Su Fb e Instagram, tuttavia, supera di poco i 28.400 like e i 31mila follower.   

In Calabria le performance migliori sono quelle del Cosenza, approdato nel 2018 in Serie B. Su Facebook il club rossoblù supera i 53mila like e su Instagram i 40mila follower. Più basso il dato di Twitter, con poco più di 3.100 follower. Lontani i rivali del Catanzaro, con circa 14.200 mi piace su Fb, e, rispettivamente, poco più di 1.370 follower Twitter e di 7.700 su Instagram. Nel mezzo (non geograficamente) una nobile decaduta: la Reggina. Gli amaranto superano il Cosenza su Facebook (oltre 61.700 like) ma non su Twitter (più di 2.500 follower) e su Instagram (20.700).


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