X
<
>

Pubblico in Sala in un cinema

Condividi:
2 minuti per la lettura

Supereroi e storie fantastiche, con l’eccezione dei grandi maestri come Almodovar e dei grandi cineasti come Wes Anderson o Leos Carax (con cast stellari al seguito). Il futuro della sala lo sta scegliendo il pubblico in queste settimane.

È un passaggio epocale. Allo spettatore non era mai stato riconosciuto tutto questo potere. “Come no”, direte voi. “Quel che decido di andare a vedere lo scelgo io, e chi sennò?”. Non è proprio così. Il pubblico al cinema ha scelto in tutti questi anni fino ad un certo punto, accontentandosi di quel che passava il convento.

Senza piattaforme bastava una commediola o un cinepanettone, anche senza canditi e uvetta, per cavarsela. Ora non più. Questa pandemia ha posto dei limiti entro i quali posizionare un film destinato alla sala. Ormai la tendenza del boxoffice è sempre più nitida, al di là del montepremi. L’andamento lo stiamo osservando tutti e la certificazione è ormai arrivata. Effetti speciali o no, il pubblico vuole vedere storie fantastiche, fuori dal comune, che siano di madri surrogate e parallele, supereroi spaziali, fenomeni da circo, fenomeni da calcio (Zlatan) o famiglie mostruose, Babbi Natale, Befane ed eroi metropolitani.

L’epica western dell’uomo solo contro tutti è la strada tracciata, il dado ormai tratto. Mai come in questo momento, il pubblico in sala (e non solo, evidentemente) ricerca il mito del Super Uomo nel quale proiettarsi. E cosa fa il cinema se non proiettare immagini, per di più su uno schermo gigante, nel buio e nel silenzio assoluti quasi in contatto con la propria anima? Salvo rare eccezioni, oggi è chiaro il gusto del frequentatore di cinema in epoca (quasi) post pandemica.

Il pubblico ha scelto la speranza nel futuro attraverso uomini e donne con capacità straordinarie in grado di tirarsi fuori dai guai. La sala si adegua a queste indicazioni, le distribuzioni anche, e le produzioni faranno le loro scelte sapendo bene che per tutto il resto ci sono le piattaforme. La collettività ha decretato il miglior spot possibile per la sala: grandi storie, racconti meravigliosi e personaggi mitici. Solo al cinema. E vissero tutti felici e contenti.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE