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Gianni Nazzaro

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Due giorni fa, martedì 27 luglio all’età di 72 anni, si è spento Gianni Nazzaro è stato tra i protagonisti della musica leggera italiana anni ’70, cantando l’amore in brani come Quanto è bella lei, L’amore è una colomba, Non voglio innamorarmi mai, A modo mio, In fondo all’anima.

Gianni Nazzaro è morto a Roma assistito dalla compagna Nada Ovcina e dal cappellano del Policlinico Gemelli dove era ricoverato per un tumore ai polmoni, patologia simile a quella che ha portato alla morte anche Raffaella Carra (LEGGI).

Qualche giorno prima della morte Gianni Nazzaro ha chiesto a Nadia Ovcina di risposarsi dopo che i due avevano divorziato negli anni 70. «Quando le sue condizioni si sono irrimediabilmente aggravate – ha raccontato Nada Ovcina – Gianni mi ha chiesto di diventare sua moglie. Un matrimonio in extremis, celebrato alle tre del mattino in una stanza di ospedale. Ma mi ha regalato un attimo di felicità: l’ultimo, purtroppo, che rende il nostro legame eterno e indistruttibile». Lo stesso Nazzaro avrebbe dichiarato poco prima di morire «ho voluto sposarla prima di andarmene proprio per dimostrarle il mia affetto e la mia stima. Un modo per dirle quel “Ti amo” che non le ho mai detto nei quarant’anni vissuti insieme. Le ho chiesto anche di rimettersi al dito la fede nuziale tenuta per molto tempo in un cassetto, come simbolo dell’unone di cui ho, finalmente, compreso il valore immenso».

Chi era Gianni Nazzaro

Nato a Napoli il 27 ottobre 1948, Gianni Nazzaro debutta nel mondo dello spettacolo nel 1965 con lo pseudonimo di Buddy, imitando artisti sulla cresta dell’onda come Bobby Solo, Adriano Celentano, Gianni Morandi.

Nel 1967 si affaccia al festival di Napoli con Sulo ppe mme e ppe te, l’anno successivo è a Un disco per l’estate con il brano Solo noi.

Nel 1970 arriva il successo al Festival di Napoli con Me chiamme ammore, in coppia con Peppino Di Capri. L’anno dopo Nazzaro partecipa a Canzonissima con Far l’amor con te e Miracolo d’amore.

Nel 1972 domina Un disco per l’estate con Quanto è bella lei, che resterà tra i suoi più grandi successi.

Nel 1974 è ancora sugli scudi a Un disco per l’estate, con Questo sì che è amore. Tra le sue hit degli anni ’70, portate sul palco di Sanremo, L’amore è una colomba, Bianchi cristalli sereni, Non voglio innamorarmi mai, A modo mio, ma anche In fondo all’anima.

All’Ariston tornerà nel 1983 con il brano Mi sono innamorato di mia moglie.

Nel 1987 proverà a tornare al festival con Perdere l’amore, brano che non supera le selezioni ma che l’anno successivo sarà portato alla vittoria da Massimo Ranieri: un episodio che segnerà la carriera di Nazzaro, alimentando le voci su una rivalità tra i due artisti.

Al festival tornerà però nel 1994, con Squadra Italia, per presentare Una vecchia canzone italiana. Nazzaro è stato anche attore, nei film musicali anni ’70 Ma che musica, Maestro e Venga a fare il soldato da noi e in tempi più recenti nelle soap Un posto al sole e Incantesimo.

È stato nel cast di Tale e quale show, condotto da Carlo Conti su Rai1, edizione 2014, vincendo una puntata proprio con “Perdere l’amore”.

Negli ultimi anni ha recitato nei musical Hello Dolly (con Loretta Goggi e Paolo Ferrari) e Victor Victoria (con Matilde Brandi e Paolo Ferrari).

Nel 2016 è rimasto coinvolto con la moglie Ovcina in un grave incidente stradale in Francia: ha perso un rene e ha rischiato di rimanere paralizzato.


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