X
<
>

Letizia Battaglia

Condividi:
2 minuti per la lettura

Letizia Battaglia, che tanto amava il mare di Palermo, tornerà in mare dopo la cremazione. È stata lei stessa a chiederlo alle figlie Shobba e Patrizia prima di morire.

La notizia della cremazione si è diffusa nella camera ardente allestita nell’atrio di Palazzo delle Aquile dove il feretro è stato accolto dal sindaco Leoluca Orlando. Accanto alla bara è esposta la foto della bambina con il pallone che Letizia Battaglia ha rintracciato e abbracciato dopo 38 anni.

Domani mattina i resti delle fotoreporter saranno trasferiti a Cosenza per la cremazione. Saranno le figlie a riportare le ceneri a Palermo perché siano disperse in mare, secondo le volontà della madre. Letizia Battaglia se n’è andata pochi giorni prima che la sua storia irrequieta, interpretata da Isabella Ragonese e raccontata in una fiction di Roberto Andò, venisse trasmessa dalla Rai. Letizia Battaglia, 87 anni, ha lottato fino all’ultimo contro la malattia e le sofferenze fisiche. Non si era mai fermata tanto che la settimana scorsa aveva partecipato a Orvieto a un workshop di fotografia. E preparava altri viaggi anche all’estero per rispondere ai tanti inviti che ancora riceveva da ogni parte del mondo. Il suo rapporto con la fotografia era cominciato tardi, nel 1971.

La svolta della sua vita arrivò nel 1974. Rispose all’invito del direttore del giornale L’Ora, Vittorio Nisticò, e presto diventò una testimone della grande cronaca di Palermo e della Sicilia. Per contratto dovette riprendere i morti ammazzati, le mogli delle vittime e le sorelle disperate, le stragi. Le foto di Letizia Battaglia erano icone drammatiche e simboliche delle vicende di mafia. Ma lo erano anche quelle che riprendevano i boss imputati nel maxiprocesso, Giovanni Falcone che raccoglieva le rivelazioni di Tommaso Buscetta, la figura di Giulio Andreotti accusato di avere avuto rapporti con Cosa nostra.

Lo scatto più drammatico e più evocativo è quello che riprende Sergio Mattarella mentre cerca di soccorrere il fratello Piersanti abbattuto dai sicari della mafia. L’archivio di Letizia Battaglia è diventato così una immensa galleria di personaggi ma anche un giacimento di memoria e di quella che Andò ha chiamato la “liturgia struggente” dell’Apocalisse palermitana. 


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE