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Il commissario Domenico Arcuri

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Si conferma il calo dei malati per coronavirus in Italia: sono complessivamente 105.205, 608 meno di ieri. Nel dato fornito dalla Protezione civile è stato sottolineato che la diminuzione ieri era stata di 290 mentre domenica c’era stato un incremento di 256 malati. Risultati importanti che, comunque, non frenano l’impegno per affrontare la pandemia e non lasciano ancora margini sicuri sulle riaperture.

Conte: «Pronti a chiudere se salgono contagi»

Lo ha ribadito anche il premier Giuseppe Conte, al termine di un incontro in Prefettura a Lodi: «Il rischio di un contagio di ritorno è molto concreto. Questa è la ragione che ci spinge ad un allentamento di misure ma con prudenza. Avvieremo il metodo dei rubinetti, una sorta di algoritmo matematico che ci consentirà di tenere sempre sotto controllo l’andamento del virus, e se ci saranno ritorni potremo intervenire in modo mirato chiudendo il rubinetto».

Arcuri: «Italia prima al mondo per tamponi»

Anche il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha spiegato l’attenzione molto alta tenuta sul fronte sanitario e della prevenzione: «L’Italia è il primo Paese al mondo per tamponi fatti per numero di abitanti. A ieri – ha aggiunto – ne abbiamo fatti 2.960 ogni 100 mila abitanti, in Germania 2474, quindi il 20% in meno, nel Regno Unito 1061, un terzo di noi, e in Francia 560 pari a un sesto rispetto a quelli fatti in Italia».

Da lunedì, ha annunciato il commissario Arcuri, «saranno distribuite 12 milioni di mascherine al giorno, se serviranno, tre volte l’attuale fornitura che è superiore alla richiesta. E da giugno ne potremo distribuirne 18 milioni, da luglio 25 milioni. A settembre potremo distribuirne almeno 30 milioni al giorno, undici volte di quello che facevano a inizio emergenza. Fino a oggi abbiamo distribuito 4 milioni di mascherine al giorno. Nei magazzini delle Regioni stamattina ne giacciono 47 milioni. Distribuite di più di quelle che servivano e le Regioni illuminate – ha concluso il commissario Arcuri – ne hanno messe da parte una quota che servirà in tempi di maggiore necessità di distribuzione». 

I dati del virus sul territorio

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 35.744 i malati in Lombardia (303 in più rispetto a ieri), 12.003 in Emilia-Romagna (-222), 15.506 in Piemonte (-2), 8.601 in Veneto (-259), 5.896 in Toscana (-87), 3.571 in Liguria (-9), 3.334 nelle Marche (+)24, 4.562 nel Lazio (+0), 2.802 in Campania (-75), 1.565 nella Provincia di Trento (-142), 2.919 in Puglia (+7), 1.239 in Friuli Venezia Giulia (-19), 2.143 in Sicilia (+20), 1.990 in Abruzzo (-40), 910 nella provincia di Bolzano (-30), 275 in Umbria (-12), 772 in Sardegna (-4), 764 in Calabria (-18), 209 in Valle d’Aosta (-26), 205 in Basilicata (-12), 195 in Molise (-5).

Quanto alle vittime, se ne registrano 13.575 in Lombardia (+126), 3.472 in Emilia-Romagna (+41), 2.936 in Piemonte (+58), 1.408 in Veneto (+64), 811 in Toscana (+16), 1.141 in Liguria (+13), 893 nelle Marche (+9), 414 nel Lazio (+17), 358 in Campania (+6), 412 nella provincia di Trento (+5), 407 in Puglia (+2), 278 in Friuli Venezia Giulia (+7), 232 in Sicilia (+1), 310 in Abruzzo (+11), 272 nella provincia di Bolzano (+2), 65 in Umbria (+0), 109 in Sardegna (+0), 85 in Calabria (+2), 135 in Valle d’Aosta (+2), 25 in Basilicata (+0), 21 in Molise (+0).

Ad oggi sono stati effettuati 1.846.934 tamponi che hanno riguardato complessivamente 1.274.871 persone. L’incremento del numero dei tamponi rispetto a ieri è di 57.272.


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