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ROMA – AstraZeneca, è oggetto di una richiesta di maxi-risarcimento da parte dell’Unione europea per i suoi ritardi nelle consegne.

Secondo i legali che hanno presentato la richiesta, come riferisce l’agenzia “Reuters”, si punta ad ottenere 10 euro a dose per ogni giorno di ritardo. Non solo, Bruxelles chiede anche una multa da 10 milioni di euro per ogni violazione del contratto che il giudice riuscirà ad accertare.

L’Ue accusa AstraZeneca di averle consegnato nel primo trimestre del 2021 solo 30 milioni di dosi, che corrisponderebbero al 25% delle quantità promesse nel contratto concluso lo scorso settembre. Ancora, secondo il legale la società «non ha nemmeno utilizzato tutti gli strumenti che aveva a disposizione» non avendo mobilitato «sei siti produttivi per rispettare il programma prestabilito».

Il mese prossimo è atteso il verdetto. La difesa dei Paesi membri e della Commissione Ue sostiene che l’azienda anglo-svedese ha commesso una «manifesta violazione» del contratto in quanto «50 milioni di dosi» dallo stabilimento Halix di Leida, nei Paesi Bassi, «sono state dirottate verso Paesi terzi».

Il 26 aprile scorso, quando la Commissione Ue aveva annunciato il ricorso alle vie legali contro il gruppo anglo-svedese, un portavoce aveva spiegato: «Ciò che ci interessa in questa vicenda è assicurarci una consegna rapida del numero sufficiente di dosi cui hanno diritto i cittadini europei». 


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