Il ministro dell'Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti
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Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, annuncia in Senato un provvedimento sulle dinamiche dei prezzi dell’energia
«Nelle prossime settimane un provvedimento sulle dinamiche dei prezzi dell’energia dovrà essere assunto». A dirlo è stato il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, rispondendo in Aula al Senato ad un’interrogazione sulle iniziative per sostenere la crescita e contrastare gli effetti dell’inflazione.
LE PAROLE DEL MINISTRO GIORGETTI IN SENATO
«L’andamento dei prezzi dell’energia e in particolare delle bollette, non dipendono da decisioni del governo ma anche da azioni speculative che sono all’attenzione dell’esecutivo», ha aggiunto.
«Se il governo fa un grande sforzo per dare più soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti a reddito medio-basso e poi l’aumento dei prezzi delle bollette li divora, questo deve essere circoscritto e delimitato» sostiene Giorgetti, il quale sottolinea che «l’andamento dei prezzi dell’energia, in particolare delle bollette, non dipendono dal comportamento del Governo ma, al contrario, da fattori totalmente estranei, da dinamiche che talvolta hanno anche caratteristiche speculative e su cui l’attenzione dell’Esecutivo in questo momento è massima».
«IL CARO BOLLETTE NON DIPENDE DAL GOVERNO»
«L’andamento dei prezzi dell’energia e le bollette non dipendono dal governo ma da dinamiche estranee, speculative su cui l’attenzione del governo è massima», e dunque una «riflessione su ciò che è significato il passaggio al libero mercato degli utenti del mercato elettrico deve essere fatta».
Assoutenti calcola che le tariffe del gas sono più alte del 21% rispetto allo scorso anno: una spesa annua «più cara di 309 euro a famiglia» e una situazione «che rischia di peggiorare nelle prossime settimane se i rincari sui mercati proseguiranno a questi livelli. Il governo deve passare dalle parole ai fatti».
Il rischio di rincari potrebbe vanificare il contenimento dell’inflazione, scesa da picchi del 12% dopo la crisi energetica a un livello vicino all’1%.
MATTEO RENZI INCALZA GIORGETTI
«Per le famiglie abbiamo fatto uno sforzo importante con il cuneo fiscale e contributivo» e «il potere d’acquisto è aumentato», rivendica il ministro respingendo le accuse dell’ex premier Matteo Renzi che lo incalza: «Rischiamo fare fine del suo Southampton, la squadra per cui lei tifa, ultima in classifica”. In arrivo anche un aggravio per le imprese che dovranno mettersi in regola con l’obbligo di stipulare contratti assicurativi per rischi catastrofali: salta la richiesta di un ulteriore slittamento del termine per adeguarsi e le aziende per mettersi in regola hanno tempo fino al 31 marzo 2025.
L’ATTACCO DI ELLY SCHLEIN
«Ben svegliato, ministro Giorgetti. Da ormai un anno e mezzo andiamo in giro con le tabelle in mano a chiedere al governo di intervenire disaccoppiando il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas e correggendo le distorsioni del mercato che aumentano a dismisura le bollette. E sono due anni che Giorgia Meloni è al governo, ma non fa nulla».
A dirlo è Elly Schlein. «Solo oggi – riprende – vi accorgete che smantellare il mercato tutelato ha avuto effetti dannosi sui consumatori? Meglio tardi che mai, ma ora non c’è più tempo da perdere».
«Il governo ci ascolti, le nostre proposte – rilancia la segretaria Pd – le abbiamo presentate da tempo in Parlamento, a partire dal rafforzamento del ruolo di Acquirente Unico per calmierare il mercato».
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