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Santa Maria dell'Isola, uno degli scorci più noti di Tropea

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Gli stranieri si riaffacciano al Sud in una riedizione post-pandemica dello sbarco in Sicilia, che non ci libererà dei tedeschi (anzi semmai li porta) ma apre scenari di speranza per turismo ed economie territoriali dopo la lunga (e ancora da vincere) guerra al Covid.

Nessuno sciuscià in strada a lustrare le scarpe di inglesi e americani ma albergatori, ristoratori ed esercenti di ogni genere pronti ad accoglierli nei loro locali per tornare a far crescere il fatturato grazie ai clienti solitamente più munifici.

Un afflusso, questa è la notizia, che non riguarderà solo le città d’arte del Mezzogiorno, ma anche le località turistiche nelle quali l’arrivo degli italiani è maggioritario. A certificare la ripresa del turismo straniero anche Bankitalia che ha indicato nel Green pass, da poco approvato, una spinta decisiva sotto questo aspetto.

«Grazie all’accelerata del governo sulle vaccinazioni siamo fiduciosi sul fatto che l’immunità di gregge possa essere raggiunta prima dell’autunno, con un ritorno alla normalità addirittura in anticipo: entro l’estate» ci dice Marco Carra titolare di Salento.it, frequentatissimo motore di ricerca per le vacanze in uno dei paradisi della Puglia.

«Il nostro territorio marittimo – prosegue – ha come core business quello degli italiani, sia singoli che famiglie, eppure stiamo registrando un aumento delle prenotazioni da parte degli stranieri. È un dato che crea ottimismo e positività negli operatori».

E Lecce? «Come città d’arte – risponde Carra – prima della pandemia era la località salentina più appetibile per gli stranieri. Dopo un 2020 difficile vedrà tornare anche tanti turisti dall’estero, non solo in estate ma anche a settembre e ottobre».

Situazione, per certi versi, simile vivrà Matera. «Il rapporto fra italiani e stranieri nella nostra zona, semplificando, è di 90 a 10. Ma se pensiamo che l’anno scorso non abbiamo avuto nessun visitatore d’oltreconfine anche quel 10 sarà molto significativo per noi» spiega Luca Prisco, presidente dell’associazione Guide turistiche Matera e responsabile del tour operator Karma Viaggi.

Il grosso degli stranieri, dice, «in questo momento è rappresentato dagli europei, in particolare tedeschi e francesi». Nel 2020, racconta, «ci hanno salvato gli italiani, il boom di visite cui abbiamo assistito in estate ci ha risollevati. Il mondo non capirà mai quello che abbiamo passato: dal turismo, agli eventi, fino alle discoteche, il Covid ci ha letteralmente ammazzati. Grazie al ritmo delle vaccinazioni ora c’è finalmente un clima di fiducia. Matera oggi può contare su un buon flusso e su tante presenze».

Nel contesto della Costiera amalfitana le località più apprezzate dagli stranieri sono Positano e Praiano, dove oggi si registra una ripresa nella misura del 10%, composto anche da americani. Può sembrare poco, invece «è un dato importante» secondo Andrea D’Auria, proprietario del lido Reginna Major di Maiori ma con un network familiare anche nel campo delle strutture ricettive: la moglie gestisce l’hotel “Palazzo Vingius” di Minori, mentre i figli affittano ai villeggianti appartamenti dislocati in entrambe le cittadine.

«Da noi, al momento, cominciamo ad avvistare qualche gruppo di francesi. È un segnale di ripresa che, speriamo, possa crescere col passare del tempo». L’ottimismo non manca. «Sappiamo quanto conti quest’anno l’andamento della campagna vaccinale e in Costiera le cose procedono bene – sottolinea – Secondo me ci stiamo avvicinando a grandi passi all’obiettivo del Covid free. Vediamo la fine dell’incubo».

Più inflazionata sul fronte del turismo estero è Tropea che oggi gode di uno straordinario momento di conoscibilità internazionale, anche grazie all’affermazione nell’ultima edizione del “Borgo dei Borghi”. Ora l’intenzione dell’Amministrazione comunale, recentemente espressa dal sindaco Giovanni Macrì, è creare «una località che sia in grado di competere con le più importanti mete italiane».

Questo, ha continuato, è «un momento unico per la nostra città, da sfruttare, cosa che devono fare gli operatori». In Calabria, ci dice Massimo Vasinton, presidente dell’associazione albergatori di Tropea (Asalt) «stiamo recuperando terreno sul fronte delle vaccinazioni. Grazie al Borgo dei Borghi abbiamo avuto un boom di richieste. Per il momento le prenotazioni arrivano soprattutto dagli italiani. Fra gli stranieri, in una prima fase, ci aspettiamo gli europei, poi anche americani e canadesi».


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