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I lavori per l'apertura del nuovo cinema Troisi a Roma

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LA sfida titanica del titolo di copertina riprende la dichiarazione del grande attore francese Vincent Lindon in occasione dell’uscita del film Titane, il titolo vincitore a Cannes lo scorso luglio che ha generato – per fortuna – tante polemiche, assolvendo il proprio ruolo. Perché il cinema questo deve fare, generare dibattito, sollevare opinioni, suscitare confronti. Altrimenti, a meno che non siano superblockbuster, nessuno si accorgerebbe del passaggio di tanti film.

«La sfida titanica» ovviamente è quella della sala contro le piattaforme, come ci dice anche Lindon. Una sfida persa in partenza ma che va giocata lo stesso, nonostante si tenda a sbagliare alcune mosse.

Ad esempio passa in cavalleria l’apertura del Troisi a Roma, un cinema totalmente sostenuto dalle istituzioni (1 milione di euro per la ristrutturazione, 80% di sgravio sul canone d’affitto) a cui è permesso di programmare film di prima visione. Questa settimana, ad esempio, verrà programmato addirittura 007 – No time to die in cui si fa fatica a trovare il “valore culturale”.

Gli (ex) Ragazzi del Cinema America che hanno vinto il bando per la gestione, non avendo le stesse spese di gestione rispetto ad una sala tradizionale, possono investire moltissimo in comunicazione raggiungendo una moltitudine di spettatori, al cospetto di sale che non hanno questa capacità di spesa perché assorbite da affitti onerosi o da mutui per ristrutturazioni, pagati di tasca propria.

La sala è alle prese con una sfida titanica resa ancora più difficile da episodi come questo che non aiutano, ma peggiorano le cose. Perché andare al Troisi non è una ripresa per il cinema, ma è un’adunata verso un cinema. Proprio nelle ore in cui, sempre nella capitale, chiude il Roxy, zona Parioli, nella Roma bene ormai abbonata a tutte le piattaforme disponibili.

E nel resto d’Italia le cose non vanno meglio. A Mantova nei prossimi giorni si parlerà anche di questo. A Mario Lorini e Domenico Dinoia (rispettivamente presidenti di ANEC e FICE) l’augurio di poter creare un sistema di sale sempre più forte, solidale e coeso.


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