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Pubblichiamo la premessa del libro “Mezzogiorno banco-rotto” scritto da Pietro Massimo Busetta e Rainer Masera

Presso i romani coloro che commerciavano in denaro, banchieri o cambia-valute, stavano dinanzi ad un banco che veniva chiamato mensa argentaria, sul quale disponevano il denaro necessario per gli affari della giornata. Da tale uso derivano i termini Banchiere e Banca rotta, che poi passarono anche nel linguaggio inglese e francese grazie ai fiorentini (…) Tale terminologia deriva, quindi, dal Medioevo: quando un commerciante o un banchiere dichiarava Bancarotta (…) In realtà il banco che si è rotto, del titolo, è quello del Mezzogiorno (…)

Il tema di fondo, attorno al quale ruotano i lavori che sono stati raccolti in questo volume, riguarda la domanda se serva un sistema bancario articolato in realtà piccole, medie e grandi, o piuttosto sia più efficiente una concentrazione in strutture grandi (…)

La teoria che le maggiori dimensioni siano sempre le più efficienti trova sostenitori ma anche detrattori. Peraltro le esperienze sul campo dei vari paesi sono molto diversificate. Ed anche la teoria che le economie di scala debbano riverberarsi positivamente sui costi di intermediazione è tutta da dimostrare (…) In tale dibattito si inserisce il tema dei controlli che l’Organo di Vigilanza ormai, con sempre maggiori oneri, continua ad imporre, con richieste simili alle piccole come alle grandi strutture bancarie, penalizzando in tal modo le realtà minori o less significant.

In questo volume vi sono cinque contributi, scritti da sette Autori che hanno grande competenza nel settore del credito (…)

Piero Alessandrini e Luca Papi, partendo da un’analisi sugli effetti della recente crisi finanziaria, iniziata nel 2007, sul sistema bancario, sia sotto l’aspetto strutturale, che in rapporto alla qualità del credito, cercano di delineare le possibili prospettive per il sistema bancario ed in particolare pongono l’attenzione sugli effetti che l’innovazione tecnologica e la regolamentazione bancaria avranno sulle banche locali e less significant.

Pietro Busetta e Salvatore Sacco, propongono una riflessione sull’atteggiamento con cui la classe dirigente nazionale ha costantemente affrontato l’irrisolta problematica del dualismo, che, nella vicenda del sistema bancario del Mezzogiorno, trova il suo acme e la sua metafora.

Infatti, a fronte degli enormi problemi che, inevitabilmente, per le banche espressione di quel territorio comportava l’operare in quelle aree (compresi, talvolta, i collegamenti perversi con la criminalità organizzata), la soluzione adottata è stata quella dell’azzeramento di quel sistema, sostituendolo con operatori esterni (…)
Il lavoro propone un confronto con quanto avvenuto a seguito delle due grandi crisi strutturali del sistema bancario nazionale (1992-95 e 2007-2010), in termini di soluzioni adottate e di costi per la collettività (e per il Mezzogiorno in particolare). Vengono evidenziate anche le differenze dell’impatto sui sistemi bancari nazionali di altri paesi europei, anche in funzione dell’azione delle diverse autorità competenti, del progressivo appesantimento della regolamentazione comunitaria e sovranazionale, registratosi negli ultimi due decenni.

Giovanni Ferri si interroga sugli effetti degli interventi di ristrutturazione del sistema bancario, intercorsi negli ultimi 30 anni, sul processo di convergenza del Mezzogiorno. Particolare rilevanza assumono nel suo lavoro i temi dell’allontanamento dei centri decisionali, gravoso per il Mezzogiorno in termini di perdita di capitale umano, oltre che del mutamento della struttura proprietaria e quindi dei soggetti di riferimento; non più gli stakeholder ma gli shareholder, determinando la fine della funzione sociale della banca nel proprio territorio di riferimento . Viene evidenziato come tale approccio non sia in linea con quanto avvenuto in realtà confrontabili come il Sud della Spagna o la Germania Est (…)

Adriano Giannola pone l’attenzione sulle problematicità che comporta l’attuale struttura del sistema creditizio italiano, che finiscono con l’accentuare, nel contesto nazionale, alcune distorsioni presenti a livello sovrannazionale.

Infatti, proponendo una misurazione dell’impatto della cosiddetta “austerità espansiva” sul sistema economico nel suo complesso, evidenzia come il mercato creditizio interno abbia svolto una rilevante funzione pro ciclica, aggravando ulteriormente la situazione complessiva del contesto economico italiano (…)

Infine, Rainer Masera, nel suo contributo, cerca di individuare le similarità o le divergenze nella regolamentazione e nella operatività, delle banche di comunità degli Usa e dell’Eurozona (…)

È necessario per Masera, che i policy maker rivalutino criticamente il loro operato, che, ricercando oggettive ed astratte economie di scala, rischia di generare diseconomie di regolamentazione, con gravi effetti distorsivi sulla concorrenza.

In sintesi scopo di questo volume è quello di alimentare un dibattito sul sistema bancario nazionale, che, contrariamente a quello che è avvenuto in altri Paesi industrializzati, in Italia ha visto prevalerne alcune, senza un vero dibattito.

(…) Quindi doppio problema, quello dimensionale e quello localizzativo, che ha portato le piccole e medie imprese a non avere più quel credito che a loro serve, attraverso l’accentuazione delle perniciose pratiche di razionamento.

Ed il tema che si affronta in diversi lavori è quello che le realtà più piccole potrebbero avere più bisogno delle cosiddette banche di contiguità, che per le loro dimensioni, meglio dialogano con strutture più contenute e con i loro centri decisionali vicini.

Senza contare il fatto che spesso alcune realtà imprenditoriali, per il sommerso che hanno, mal vengono rappresentate dai dati ufficiali dei bilanci (…).

Fatti che incidono sulla redditività di qualsiasi attività e che, probabilmente, solo una banca di contiguità può tenere adeguatamente presente.

L’obiettivo che si vuole perseguire con questo lavoro è quello di mettere in discussione alcuni assunti che sembrano, anche se non dimostrati, assurgere a verità incontrastate,…


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