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Giuseppe Conte con il presidente Sergio Mattarella

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Il premier Giuseppe Conte ha lasciato il Quirinale, dove si è recato per rimettere il suo mandato nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il colloquio con il Presidente della Repubblica è durato circa 30 minuti.

Dopo aver lasciato il Quirinale, il presidente Conte si è recato a Palazzo Giustiniani per comunicare le dimissioni al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, quindi alla Camera, dal presidente Roberto Fico.

In apertura della riunione del Consiglio dei Ministri, tenuta in mattinata, il presidente Conte – si legge nel comunicato finale diffuso da Palazzo Chigi – aveva informato i ministri dell’intenzione di recarsi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per rassegnare le dimissioni del governo.

Con le dimissioni di Giuseppe Conte, la crisi di governo si apre formalmente e la ricerca degli scenari possibili passa dalla categoria dei rumors alla verifica sul campo. A quella penserà Sergio Mattarella, che riceverà al Quirinale il presidente del Consiglio dopo la riunione del governo a Palazzo Chigi convocata per ufficializzare la decisione di Conte.

Una maggioranza stabile e un governo coeso. Saranno questi i parametri con i quali Sergio Mattarella valuterà i passi che dovranno seguire alle dimissioni di Conte. In realtà, il percorso non dovrebbe riservare, almeno nell’immediato, grandi sorprese. La prassi e i precedenti prevedono che dopo le dimissioni del presidente del Consiglio il Capo dello Stato indica le consultazioni dei gruppi, che potranno essere accompagnati dai leader di partito o di coalizione.

Saranno sicuramente “consultazioni lampo”, perché più volte il Presidente ha richiamato tutti a diradare rapidamente le incertezze, ma il sondaggio dei gruppi di Camera e Senato viene considerato da Mattarella necessario anche per rispetto del Parlamento.

Le consultazioni avranno inizio nel pomeriggio di domani, mercoledì 27 gennaio. Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l’Ufficio Stampa. Lo si legge in una nota del Quirinale diffusa al termine del colloquio durante il quale il premier Giuseppe Conte ha rassegnato le sue dimissioni nelle mani di Sergio Mattarella. 


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