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Il Maestro Giuseppe Lanzetta che tradizionalmente dirige il concerto di Mozart a Santa Croce

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Bella Ciao sì, Mozart no. A Santa Croce, a Firenze, il priore padre Paolo Bocci ha detto no all’esecuzione – nel concerto del 5 dicembre – del Requiem di Mozart. Tutto questo mentre don Massimo Biancalani dopo la messa fa cantare Bella Ciao. Giusto per fare un dispetto a Matteo Salvini.

Ma si capisce perché Mozart no e Bella Ciao sì. Fu appunto la colonna sonora del dopoguerra quando, nel triangolo della morte – in Emilia – seminaristi e sacerdoti venivano assassinati. Ottanta, tra loro, sono stati beatificati. Con tanto di santa messa. Don Biancalani andrà a cantargliela anche lì?



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