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Una spiaggia in Calabria

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Tra scarsi consumi, clima variabile e frontiere semi-chiuse, al Sud è il caso di dire che si attende un raggio di sole. Il comparto turistico, negli ultimissimi giorni, sta risalendo la china tra prenotazioni, offerte, campagne promozionali ad hoc. Tutto per attrarre visitatori sulle spiagge, nei piccoli borghi o nelle città d’arte come Napoli, Lecce o Matera. Le Regioni si stanno muovendo in ordine sparso mentre il bonus vacanze stanziato dal Governo secondo gli operatori del settore sarà di sostegno ma non potrà certamente salvare una stagione considerata compromessa e che comunque dovrà essere allungata a settembre-ottobre.

LE MISURE

Come affrontare dunque i danni da Covid? Quattro le misure proposte dalla Regione Calabria il cui valore economico è di circa 60 milioni di euro. Riguardano un numero di beneficiari di oltre 400 mila unità realizzate a valere sui Pac 2007/2013 e coinvolgono famiglie, giovani calabresi e turisti provenienti da fuori regione, ma soprattutto gli operatori turistici, dalle agenzie di viaggio alle terme, dai tour operator ai ristoratori e albergatori che hanno subìto o potrebbero subire ulteriori danni dalla pandemia di Coronavirus.

‘Accogli Calabria’, che prevede un contributo una tantum a fondo perduto alle singole strutture ricettive in funzione delle presenze registrate nel 2018 fino ad un massimo di 160 mila euro; ‘Stai in Calabria’ con sostegno alle famiglie calabresi che soggiornano almeno tre notti in una struttura ricettiva regionale, nuclei familiari colpiti da forte disagio economico aggravato o determinato dal Covid e con un Isee non superiore a 20mila euro; una cena durante un soggiorno in Calabria a turisti extraregionali e per la quale è previsto un contributo pari a 160 mila euro; un voucher di 200 euro a favore dei giovani tra i 18 e i 24 anni per attività collaterali al turismo e per la cultura.

In Campania, i grandi alberghi hanno riaperto da poco. In tanti si stanno rivolgendo alle agenzie di viaggio che stanno registrando una ripresa delle richieste di consigli e delle prenotazioni di soggiorni sul nostro territorio. «Torna la voglia di viaggiare – spiega Ettore Cucari, presidente della Fiavet Campania-Basilicata –. La durata della vacanza si riduce a una settimana, o anche di meno, e si tende a non allontanarsi troppo da casa. Giusta la promozione del brand Campania Sicura». Certamente un grave danno è derivato dalla chiusura delle frontiere con la Gran Bretagna, che riapriranno soltanto dal 10 luglio. Intere zone come Ischia o la costiera sorrentina sono da 50 anni meta preferita degli inglesi, ma si dovrà attendere ancora un po’.

BONUS INSUFFICIENTE

Quanto al bonus vacanze, viene considerata una misura utile ma non sufficiente. Per Costanzo Iaccarino, presidente regionale di Federalberghi «il bonus vacanze rappresenta senz’altro un aiuto al comparto turistico, messo a dura prova dall’emergenza sanitaria e da quella economica legate al Coronavirus. Non si tratta, però, – spiega al Quotidiano del Sud – di una misura risolutiva, capace di salvare il settore dell’accoglienza dal baratro in cui è piombato.

Il bonus, infatti, si traduce in un credito d’imposta, mentre alle imprese turistiche serve liquidità per superare la crisi attuale, far fronte al calo di clienti (soprattutto stranieri) e rilanciare le rispettive attività». I buoni vacanza non salveranno le nostre strutture ricettive, come i bed and breakfast e case vacanze, «che nella maggior parte dei casi non potranno neppure incassarli considerato che il Governo ha previsto l’adesione per le solo strutture professionali come alberghi, campeggi  ed affittacamere con partita iva. Inoltre in tanti pur avendo i requisiti non li accoglieranno perché dovrebbero applicare lo sconto dell’80% a fronte di crediti di imposta che non consentono la necessaria liquidità di cui hanno bisogno ora le nostre attività dopo il lungo lockdown e le prospettive non rosee delle prossime settimane», sottolinea il presidente Abbac GuestItaly Agostino Ingenito che punta il dito anche verso una mancata governance della Campania per incentivare quel turismo di prossimità e i ridotti flussi turistici che potranno raggiungere il territorio dopo il riavvio dei collegamenti aerei.

«Ci saremmo aspettati una strategia regionale per incentivare il possibile turismo sul nostro territorio. Avevamo chiesto un ticket vero spendibile subito e in maniera diffusa da parte degli utenti per consentire davvero di portare flussi turistici in Campania oltre ad una campagna di comunicazione e un contributo una tantum esteso a tutte le strutture per consentire una possibile ripartenza. Resta poi davvero un’incognita la modalità di gestione in caso di ospiti che risultassero positivi al Covid».

L’80% degli italiani conosce o almeno ha sentito parlare del bonus vacanze. La percentuale sale al 91,6% se si considerano coloro che intendono fare una vacanza quest’estate. Il 52,2% degli italiani che andranno in vacanza nel 2020 ha intenzione di richiedere il bonus vacanze. Di questi, il 57% intende utilizzare il bonus entro settembre, mentre il 16,7% guarda ai mesi successivi. Infine, il 26,2% è ancora indeciso.

Sul fronte di coloro che andranno in vacanza senza richiedere il bonus, la motivazione principale (38,3%) è costituita dalla mancanza dei requisiti di reddito (il contributo spetta solo a chi ha un Isee inferiore a 40.000 euro), ma ben più ampia e la quota di coloro che, pur avendo diritto a beneficiarne, è esitante per vari motivi. La richiesta degli operatori è al Parlamento: «Migliori le caratteristiche del tax credit vacanze elevando la soglia Isee e facilitando la possibilità di incasso da parte degli operatori anche non professionali».


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