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Il premier Conte con i ministri Gualtieri e Catalfo

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La manovra fatta di regali e bonus a pioggia comincia il suo percorso parlamentare. Prima, però, il governo ha chiesto il via libera delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil con i quali il premier Conte, insieme a Gualtieri, Patuanelli e la Catalfo si è incontrato in serata. In precedenza il consiglio dei ministri aveva dato il via libera alla legge di Bilancio aggiungendo un’altra spruzzata di sussidi. A cominciare dalla sgravio fiscale per il lavoro femminile insieme a 400 milioni per vaccini e cure anti-Covid assegno unico per i figli da tre miliardi.

Complessivamente oltre 200 pagine e 248 articoli per una manovra da 40 miliardi, definita “ibrida”, perché unisce interventi legati all’emergenza Covid con misure che mettono le basi per l’avvio nel 2021 del piano di aiuti europeo con il Recovery Fund. Si tratta, in ogni caso di un testo provvisorio che entro fine anno sarà arricchito da nuovi provvedimenti, anche grazie al nuovo scostamento di bilancio previsto nei prossimi giorni. Il testo è lo stesso approvato il 18 ottobre “salvo intese” con l’aggiunta di qualche altro sussidio. Nessun disegno di politica economica come lamenta Renato Brunetta, responsabile economico di Forza Italia. Solo regali a pioggia. In ogni caso la definizione completa arriverà solo con il consueto maxi-emendamento di fine anno. Unica dissonanza per il momento è quella dei sindacati i della Pubblica amministrazione pronti allo sciopero perché delusi su assunzioni e rinnovo dei contratti.  

«Rispetto alle dichiarazioni del governo delle scorse settimane non si intravede quella svolta necessaria per i settori pubblici, ne’ sul fronte rinnovamento della Pa ne’ su quello del cambiamento» spiegano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco. Tuttavia è tutta la manovra che deve essere sistemata. Per tenere conto di diversi elementi a cominciare dalla nuova impennata del debito che a settembre ha raggiunto, come annuncia Banca d’Italia il record di 2.582,6 miliardi con un nuovo balzo di 3,8 miliardi. Contemporaneamente scendono le entrate tributarie: nei primi nove mesi sono state pari a 288,1 miliardi, in diminuzione del 5,6 per cento (-17,1 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il governo, per il momento ha deciso di andare avanti seguendo la strada già tracciata. Oltre ai 400 milioni per l’acquisto dei vaccini anti Covid e dei farmaci per la cura dei malati , ci sono 537,6 milioni (nel periodo 2021-2025) per assumere medici specializzandi, 335 milioni per l’aumento agli infermieri, 70 milioni per i tamponi rapidi da affidare ai medici di base.

Per quanto riguarda le imprese, cinque miliardi andranno a rifinanziare la Cig Covid e per le imprese vengono prorogate misure come il prestito Garanzia Italia e il Fondo per le Pmi, i contributi a fondo perduto e la decontribuzione per chi investe nel Mezzogiorno o assume giovani sotto i 35 anni. Arrivano 500 milioni per le politiche attive del lavoro. Novità per il lavoro femminile con l’entrata nella manovra degli sgravi al 100 per cento per chi assume una donna e più fondi per sostenere l’imprenditoria femminile. Confermati lo stop ai licenziamenti fino al 31 marzo 2021, come chiesto fortemente dai sindacati,

Per la famiglia, la legge di bilancio vede confermati i 3 miliardi di euro per l’assegno unico per i figli (da luglio 2021) e tutti i bonus, da quello per la mobilità (100 milioni di euro) ai bonus del verde, dei mobili e per le facciate. Ancora ferma la discussione invece per il rinnovo del super ecobonus 100%. Rimborsi esentasse in arrivo per chi paga con carte e bancomat previsti dal piano per il cashback. Previsti anche due ‘superpremi’ l’anno da 1.500 euro ciascuno ai primi 100mila che utilizzano più volte la moneta elettronica.

Che questo impianto, però, riesca a vedere la luce nella sua interezza è ancora da vedere. Difficile, infatti, pensare al 2021 se prima non sarà chiaro il costo del nuovo round di indennizzi.legati alla seconda ondata del coronavirus. È scontato che bisognerà andare verso un nuovo scostamento di bilancio dopo i 100 miliardi aggiuntivi del 2020. Per l’anno prossimo sono previsti altri settanta miliardi. con uno sforamento di venti miliardi Si tratta di stabilire se il nuovo allargamento comincerà subito o il prossimo anno. Senza contare il fatto che la partita del Recovery Fund è ancora in alto mare. Polonia e Ungheria minacciano di mettere il veto sul bilancio europeo che rappresenta la base per il piano di sussidi europeo. Si può immaginare che l’ostacolo verrà in qualche maniera superato considerando che la Polonia è uno dei Paesi, dopo Italia e Spagna che riceverà la parte più importanti dei sussidi. Più difficile superare l’ostilità dei Parlamenti di Olanda, Danimarca e Finlandia e degli altri “frugali” Se i fondi Bruxelles non arrivano in tempo servirà una correzione di bilancio nel corso del 2021.


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