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Dopo un’attesa di oltre cinque mesi, il bonus biciclette è in dirittura d’arrivo. Il decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e conferma il 4 novembre come data per chi voglia sfruttare il “bonus mobilità”, la possibilità di acquistare biciclette (anche a pedalata assistita) e monopattini, hoverboard e segway, ma anche usare servizi di mobilità condivisa a uso individuale (esclusi autovetture). Il decreto Rilancio che lo ha istituito ne prevedeva l’entrata in vigore dal 18 luglio, giusto in tempo per l’estate, il periodo migliore per le due ruote ecologiche. Invece l’operazione rimborso scatta in autunno.

Il 4 novembre parte il click day, cioè ci si potrà registrare sul portale del ministero dell’Ambiente. Chi ha già acquistato bici o monopattini potrà così “caricare” la fattura o lo scontrino parlante per vedersi accreditato sul proprio conto corrente il rimborso fino a 500 euro.

Chi deve fare ancora l’acquisto, invece, potrà scaricare dall’applicazione il buono mobilità che garantisce uno sconto diretto sempre di 500 euro al momento del pagamento nei negozi accreditati. I buoni vanno utilizzati entro trenta giorni, pena l’annullamento.

In caso di annullamento del buono mobilità, il beneficiario può richiedere un buono sostitutivo. Sono coperte le spese relative a questi mezzi per il periodo che va dal 4 maggio scorso e arriva a fine anno (31 dicembre 2020). L’aiuto dello Stato è pari al 60% del costo della bicicletta o del monopattino e non può superare i 500 euro. Il bonus è erogato senza discriminanti di reddito. Si può ottenere una sola volta e basta avere più di 18 anni e risiedere in un capoluogo di regione o provincia, in una città metropolitana (cioè Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia) o in un comune con più di di 50mila abitanti. Il rimborso sarò effettuato mediante accredito sul conto corrente del beneficiario. Quindi al momento della presentazione della domanda bisogna fornire le coordinate bancarie.

Sarà una vera corsa contro il tempo e non sono esclusi incidenti percorso con il portale che va in down per il grande traffico. Mentre in un primo momento era circolata l’ipotesi che proprio per evitare l’intasamento del sito, il ministero considerava la data di acquisto delle due ruote, ora vale l’ordine temporale di arrivo delle domande e fino all’esaurimento delle risorse disponibili per l’anno 2020, pari a 210 milioni. Chi prima arriva e sa districarsi con destrezza con la compilazione delle voci sul portale si aggiudica il bonus, gli altri resteranno con l’amaro in bocca magari sperando che la prossima legge di Bilancio contenga fondi aggiuntivi. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa garantisce che “non ci sarà nessun click day e tutti i cittadini saranno soddisfatti“, però ci sono diversi dubbi sul fatto che i 210 milioni di euro stanziati finora possano bastare per tutti. Dipenderà dal costo medio sostenuto dai cittadini che a partire dal 4 maggio hanno comprato una bici, un monopattino o un altro dei mezzi a propulsione elettrica ammessi al beneficio.

Per presentare la domanda bisogna disporre dello Spid, il Sistema unico di identità digitale che è lo strumento creato a marzo 2016 con l’obiettivo di agevolare il dialogo tra cittadini e macchina pubblica, per facilitare l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione con una sola password. Chi non ne è in possesso, dovrà farne richiesta prima.

Il bonus doveva essere l’ultima frontiera della crociata ecologista, la trovata geniale per ridurre l’affluenza sui mezzi pubblici e dimezzare il traffico cittadino, invece sarà operativo solo a novembre dopo circa sette mesi. Non sono stati precisati i tempi per il rimborso, nessuna idea di quando gli amanti delle due ruote o improvvisati ambientalisti, vedranno accreditati i soldi sul proprio conto corrente.

“È evidente che c’è stato un ritardo e che avremmo voluto chiudere a inizio estate”, aveva ammesso Costa il 2 settembre ai microfoni di Radio 24. “Ma è pur vero che il boom è stato talmente grande che ci sarebbe stato il rischio che qualcuno rimanesse fuori. Abbiamo dovuto aumentare il plafond e per aumentarlo abbiamo dovuto fare un’altra legge, perché inizialmente erano previsti poco più di 100 milioni e ora arriviamo a 210. Ora con queste risorse tutti i cittadini saranno soddisfatti”. Invece già qualcuno sostiene che stanno coperti solo 650mila acquisti e quelli fatti finora, considerando anche monopattini e segway, sono circa il doppio.


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