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Mario Draghi durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto

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«È UN decreto diverso dal passato, guarda al Paese che si riapre, ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta»: il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha descritto così la “manovra” da 40 miliardi destinata a sostenere l’economia colpita dal Covid e preparare la ripartenza, affidata al decreto Sostegni bis – ribattezzato “Imprese, Lavoro, Professioni” – approvato ieri dal Consiglio dei ministri.

Diciassette miliardi andranno alle imprese e alle professioni, 9 alle aziende per aiuti sul credito e 4 ai lavoratori e alle persone più in difficoltà: sono i numeri anticipati dal premier in conferenza stampa.

L’Italia, gradualmente, riapre, riaccendendo i motori dell’economia. E il premier non ha nascosto la sua soddisfazione per la decisione di lunedì sulle «riaperture graduali con il rischio calcolato» che l’hanno favorito e che «è gran parte frutto della campagna vaccinale seguita dal governo» e «della sterzata sulle classi di età di vaccinazione, dando priorità ai soggetti più fragili» di cui «il governo va fiero».

Intanto, «le decisioni coraggiose e le graduali riaperture hanno significato dare un mese in più a scuola in presenza ai ragazzi».

LA SCOMMESSA SULLA CRESCITA

Ora si guarda al futuro. «Se sconfiggiamo la pandemia, non vogliamo tornare alla situazione di prima, dobbiamo tornare a una crescita più elevata. Ci aspettiamo che la nostra economia abbia un rimbalzo già in questo trimestre, le cifre di crescita di quest’anno probabilmente saranno riviste al rialzo», ha detto il premier, avvertendo poi che è ancora «presto per poter parlare di crescita sostenuta, sarà un rimbalzo. Perché diventi crescita sostenuta, per affermarsi nel tempo avremo bisogno del Pnrr».

Intanto il percorso sembra avviato: «Le imprese possono guardare al futuro con ottimismo, il manifatturiero è ripartito, è ripartita l’edilizia, ora ci aspettiamo una forte ripartenza del turismo («l’Italia è pronta ad accogliere turisti da tutto il mondo») e della ristorazione – ha sottolineato Draghi – Il terreno per le imprese è pronto. Presto saranno chiamate a fare il Pnrr».

LE ATTESE SUL PNRR

Sul Pnrr, ha affermato il, «non c’è stato alcun rallentamento»: «Sia il dl sulla governance che sulla semplificazione verranno presentati e approvati la prossima settimana. Entro la fine di questo mese avremo l’attrezzatura per iniziare a partire», ha assicurato.

I provvedimenti su cui il governo sta lavorando sono tanti e la tabella di marcia serratissima. Da mettere in cantiere c’è anche la riforma fiscale che, ha assicurato il premier, manterrà il principio di progressività – «deve contribuire alla crescita e non è il tempo di politiche restrittive» – come ha assicurato che si riuscirà a trovare la sintesi tra le diverse anime della sua maggioranza sul tema – «ce l’ho fatta tante volte io e questa volta ce la farà il governo» -. Mentre non ha nascosto il fastidio per la sua “sponsorizzazione” per il Colle ad opera del leader della Lega, Matteo Salvini: «E’ improprio parlare del capo dello Stato quando è in carica. L’unico autorizzato a parlare del capo dello Stato è il presidente della Repubblica».

Sul tema “migranti”, “caro” all’ex ministro dell’Interno, Draghi è apparso determinato a far sentire la voce dell’Italia: «Il meccanismo di riallocazione nelle discussioni europee è stato da un po’ di tempo messo a dormire, lo riproporrò lunedì e lo avremo all’ordine del giorno di un altro consiglio europeo ma occorre assolutamente un accordo». Gli strumenti da mettere in campo, ha assicurato, dovranno essere improntati all’ «equilibrio, efficacia e umanità» .

IL DL SOSTEGNI

Numeri e novità del Sostegni Bis: è stato lo stesso premier a illustrarli nel corso di una conferenza stampa. Il decreto Sostegni bis vale «circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà». «Per la prima volta – ha detto Draghi – accanto al criterio del fatturato si usa anche l’utile che è molto più giusto ma ovviamente ci vorrà più tempo, la seconda novità è l’arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite Iva che vengono incluse».

Per la prima volta, poi, ha sottolineato, ci sarà un fondo per la ricerca di base, “Fondo italiano per la scienza”, con una dote di 50 milioni per quest’anno e 150 per ogni anno a venire. «E’ un investimento molto significativo per richiamare giovani e meno giovani che sono andati via. E’ un investimento sul futuro», ha affermato.

Tra le novità il premier ha citato le agevolazione per l’acquisto della casa destinare agli under 36: «Imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee fino a 40mila euro, c’è anche la garanzia dello Stato sull’80% (del mutuo, ndr). Sarà più facile per tutti i giovani comprare casa e costruirsi una famiglia e dare quell’elemento di sicurezza che manca oggi». Guarda ai giovani la tassa di successione su grandi patrimoni per finanziare politiche a loro destinate proposta da Enrico Letta. Ma per il premier – che ha detto di non averne ancora parlato con il segretario Pd, «questo non è il momento di prendere i soldi dai cittadini ma di darli».

Un’altra «novità» nel provvedimento riguarda la scuola e prevede l’anticipo del «concorso ordinario per le discipline per cui c’è più carenza di insegnanti, per poter partire in regola a settembre. Questo concorso – ha spiegato Draghi – verrà espletato molto molto presto per avere insegnanti già disponibili per l’inizio di settembre. Poi a regime l’ambizione è di tornare a concorsi annuali». Questo, almeno negli auspici, dovrebbe essere l’intimo intervento “d’emergenza”: «Se la situazione pandemica continua a migliorare mi auguro non ci sia più bisogno di altri interventi di questo tipo – ha affermato il presidente del Consiglio – Il miglior sostegno è la riapertura. Lo Stato vuole accompagnare i giovani, i meno giovani, le donne in particolare in questi mesi che arriveranno. Saranno mesi migliori, ma comunque complessi. E lo Stato dovrà essere presente in queste trasformazioni strutturali che ci saranno».

Il decreto finanziato in deficit per 40 miliardi aumenta il debito. «Ma da questo aumento di debito – ha sostenuto il premier – noi italiani ma come i francesi ed altri, usciremo solo con una crescita più alta. Politiche fiscali restrittive non sono pensabili, e quindi la scommessa è sulla crescita. E anche sulla credibilità generale dei nostri interventi. Ma direi essenzialmente: puntiamo gli occhi sulla crescita».

LE MISURE

Oltre 15 miliardi di aiuti a fondo perduto alle imprese e un pacchetto lavoro congegnato in vista dello stop al blocco dei licenziamenti, che con una norma inserita in extremis varrà comunque prorogato fino al 28 agosto per le aziende che chiederanno entro il 30 giugno la proroga della cassa Covid. Rinvio della riscossione delle cartelle esattoriali al 1° luglio, proroga delle misure di sostegno alla liquidità delle imprese. Fondi per i vaccini e per il supporto psicologico dei bambini e degli adolescenti.

Quattro nuove mensilità per il Reddito di emergenza (da giugno a settembre) e 500 milioni ai Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà alimentare e per il pagamento di bollette e affitti. Ci sono, poi, lo slittamento della plastic tax dal 1° luglio al gennaio 2022 e uno stanziamento di 100 milioni – e per una durata di 6 mesi – per Ita, mentre si punta, ha assicurato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, a mantenere il brand “Alitalia”. Insomma, imprese, famiglie, lavoratori, enti locali scuole: il decreto Sostegni Bis prova ad “abbracciare” tutti i settori e i soggetti colpiti dalla ricadute economiche del Covid 19 e impostare la ripresa.

I RISTORI ALLE IMPRESE

Nel dettaglio, alle imprese danneggiate dalle restrizioni anti Covid il provvedimento riserva 15,4 miliardi per nuovi ristori a fondo perduto: 8 miliardi da erogare in automatico per chi ha subito perdite, secondo lo schema già seguito per il Sostegni Uno (2020 su 2019); 3,4 miliardi per chi preferisce far riferimento al periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 sugli stessi mesi del 2020; mentre per i cosiddetti ristori “a conguaglio” calcolati sul risultato d’esercizio i fondi ammontano a 4 miliardi.

Viene inoltre istituito un fondo da 100 milioni per il 2021 per le attività che sono rimaste chiuse per almeno quattro mesi complessivamente. Previsti fondi (20 milioni) per i parchi a tema, le attività in crisi – tra cui quelle del wedding – e crediti d’imposta per il comparto del tessile e della moda. Sono prorogate al 31 dicembre le misure per la liquidità delle imprese – Garanzia Sace e Fondo Pmi – e la durata massima dei finanziamenti viene estesa da 6 a 10 anni. Si allunga a fine anno anche la moratoria per le Pmi, ma limitatamente alla sola quota capitale. Per il rilancio del turismo si stanziano 3,3 miliardi, che vanno ad aggiungersi al miliardo e 700 milioni previsti dal Sostegni Uno, mentre all’agricoltura sono destinati circa 2 miliardi.

I COSTI FISSI

Il provvedimento interviene, poi, sui costi fissi delle imprese: si rinnova la possibilità di un credito di imposta per i canoni di locazione commerciali e aziendali; 150 milioni andranno a coprire la riduzione delle bollette elettriche da aprile a luglio, mentre sono in arrivo 600 milioni per i Comuni per il taglio della Tari.

IL PACCHETTO LAVORO

Il pacchetto lavoro, che pesa 4 miliardi, “istituisce” fino al 31 ottobre 2021 il contratto di rioccupazione, con l’azzeramento dell’onere contributivo per l’azienda per sei mesi. Si tratta di contratti a tempo indeterminato per incentivare l’inserimento nel mercato del lavoro e dei lavoratori disoccupati, se non confermati al termine dei sei mesi si dovrà restituire i soldi risparmiati con lo sgravio.

Viene poi bloccato il decalage della Naspi, si rafforza il contratto di solidarietà e si allarga il contratto di espansione che passa dal limite di 250 dipendenti a 100 dipendenti, per favorire un avvicendamento generazionale all’interno delle imprese, ha spiegato il ministro per il Lavoro, Andrà Orlando.

Ci sono poi sgravi contributivo per il turismo e il commercio, la proroga dell’indennità di 1.600 euro per gli stagionali del turismo e dello spettacolo, mentre per quest’ultimo settore viene allestito per la prima volta un sistema di welfare. Le aziende che hanno registrato un con un calo di fatturato del 50%, inoltre, potranno disporre di altre 26 settimane di Cig nel periodo tra l’entrata in vigore del decreto e il 31 dicembre.

LA SANITÀ

Per le imprese che fanno attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini, arriva un credito d’imposta del 20% dei costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030. I beneficiari dovranno però impegnarsi a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie in ambito Ue; 16,5 milioni per il 2021 sono destinati alla realizzazione di un reparto di infialamento dei farmaci nello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze; 1,65 miliardi sono per il commissario straordinario all’emergenza Covid; 8 milioni per potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza.

LA SCUOLA

Sulla scuola il provvedimento stanzia 470 milioni destinati ad affrontare l’emergenza, di cui 50 per le paritarie. E prevede concorsi semplificati per immettere a ruolo circa 3mila professori delle materie scientifiche e tecnologiche (Stem). Anche per favorire il ritorno in classe in sicurezza, sono stati poi stanziati 450 milioni per potenziare il trasporto pubblico locale.


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