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Il ministro dell'Economia Daniele Franco

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FONDI e aiuti per le imprese colpite dalla crisi scatenata del Covid e dalle restrizione imposte per contenere i contagi: dalle tasse sospese per le discoteche e le sale da ballo agli aiuti per il commercio al dettaglio, fino ai fondi per il turismo,  lo spettacolo, lo sport, il settore termale, la moda e il tessile, la cultura. E poi misure per sostenere le imprese travolte dai prezzi alle stelle del gas e della luce.

Con il via libera in Consiglio dei ministri al decreto Sostegni Ter – composto da 29 articoli – il governo prova a “disinnescare” i rischi e gli ostacoli che minano il cammino della ripresa. Per mitigare l’impennata dei prezzi dell’energia si mettono sul piatto 1,7 miliardi, che vanno ad aggiungersi ai 3,8 già stanziati con la legge di Bilancio: le risorse stanziate contro il caro bollette, a copertura del primo trimestre del 2022, arrivano quindi complessivamente a 5,5 miliardi.

Quelle destinate al sostegno delle attività economiche sono salite a 1,6 miliardi da 1,3 inizialmente previsti. Niente scostamento di bilancio, almeno per ora. Il premier Mario Draghi è rimasto sordo alle richieste dei partiti: dalla Lega al Movimento 5 stelle che, attraverso i rispettivi  ministri, l’hanno depositata direttamente sul tavolo del Cdm, dal Partito democratico a Forza Italia. Per tutti il dl appena varato è solo un primo passo: serviranno presto nuovi fondi per contenere crisi e caro energia.

BOLLETTE

Intanto per contenere l’impennata dei prezzi della luce e del gas il provvedimento “cancella” gli oneri di sistema nel primo trimestre del 2022 e prevede un taglio delle bollette, sotto forma di credito di imposta, per le imprese a forte consumo di energia.  La prima agevolazione vale per le utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per l’illuminazione pubblica o la ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.

Il credito d’imposta che dovrà compensare le imprese energivore per gli aumenti eccezionali delle bollette è pari al 15% delle spese sostenute per l’energia acquistata ed effettivamente utilizzata nei primi tre mesi dell’anno in corso, ed è destinato a quelle che hanno registrato un aumento del  costo per KWh superiore al 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.  Gli oneri delle due misure sono rispettivamente pari a 1,2 miliardi e 580 milioni e verranno coperti attraverso una parte dei proventi delle aste per le emissioni di Co2. Dal primo febbraio al 31 dicembre 2022 arriva poi un “meccanismo di compensazione” sul prezzo dell’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili con un potenza superiore a 20 kW: si prevede, spiegano da Palazzo Chigi, che gli operatori che stanno producendo energia senza sopportare gli effetti dell’eccezionale aumento del prezzo dell’energia versino una differenza calcolata tenendo conto di prezzi equi ante-crisi.

Arriva poi la prima sforbiciata a sussidi dannosi per l’ambiente, i cosiddetti Sad, che porterà risorse per 105,86 milioni di euro annui a partire dal 2022 destinate al finanziamento delle misure di contenimento dei costi delle bollette.

SOSTEGNI

Sul fronte “danni da Covid”, il decreto accoglie l’sos lanciato dagli operatori del turismo, alimentando con altri 100 milioni per il 2022 il Fondo unico nazionale per il settore, che vanno ad aggiungersi ai 120 stanziati in manovra. Inoltre quaranta milioni sono riservati alla decontribuzione per l’assunzione a tempo determinato dei lavoratori stagionai del turismo e degli stabilimenti termali. Ed è stato previsto un finanziamento di oltre 128 milioni come credito d’imposta da riconoscere agli operatori turistici per l’affitto degli immobili.

«Si tratta di interventi che varranno dal 1 gennaio al 31 marzo», ha spiegato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che guarda al decreto come a «bicchiere mezzo pieno», promettendo nuovi interventi a carico del ministero. «Gli imprenditori costretti dalla crisi a mettere in cassa integrazione ordinaria i propri lavoratori – ha proseguito il ministro – sono esonerati dal pagamento della contribuzione fino al 31 marzo prossimo. La misura riguarda, in particolare, le aziende dell’intero comparto turistico: alberghi, B&B, agenzie di viaggio e tour operator, ristorazione, parchi tematici, terme, attività ricreative, impianti di risalita e bus turistici».

Ai settori del wedding e organizzazione di feste, ristoranti e attività di ristorazione “mobile”, bar e piscine – che abbiano subito nel 2021 un calo del fatturato non inferiore al 40% rispetto al 2019 – sono destinati 40 milioni. Per le imprese che operano nella moda e nel tessile è previsto un credito di imposta del 30% sul valore delle rimanenze di magazzino. Niente per l’automotive per cui il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha sollecitato un intervento a stretto giro. C’è poi la sospensione delle tasse per sale da ballo, discoteche e locali assimilati chiusi per decreto fino a fine gennaio, 20 milioni vanno al fondo per i parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.

Si prevedono, poi, aiuti a fondo perduto per attività di commercio al dettaglio, con un fatturato fino a 2 milioni, che hanno registrato una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019. Ed è stato rifinanziato, con 30 milioni, il fondo per i sostegni alle attività chiuse fino al 31 gennaio, cui viene anche concessa la sospensione di alcuni adempimenti fiscali. Alle aziende considerate strategiche, e con almeno mille dipendenti, si concede la proroga della Cig per una durata massima di altre 26 settimane fruibili entro marzo, con un limite di spesa per il 2022 pari a 42,7 milioni. Il provvedimento “vara” un’ulteriore stretta contro le frodi sui bonus edilizi, Superbonus compreso, prevedendo che il credito d’imposta possa essere ceduto una sola volta.

Al mondo della cultura si riconoscono fondi per 111,5 milioni, tra cui 30 milioni a sostegno dei musei, delle librerie istituti e luoghi di cultura.  

FONDI PER LA SANITÀ

In tema di sanità, si stanziano 150 milioni – 50 per quest’anno, 100 per il 2023 – per gli indennizzi degli effetti collaterali del vaccino. Mentre  45,22 milioni finanzieranno la fornitura gratuita di mascherine Ffp2 agli alunni, agli insegnanti e al personale scolastico in autosorveglianza. Le istituzioni scolastiche potranno rifornirsi nelle farmacie e altri rivenditori che hanno sottoscritto il protocollo con il governo che prendeva un costo di 75 centesimi.

Con l’emergenza pandemica che non dà segni di cedimento si provvede a garantire una nuova proroga di tre mesi ai dottorandi. Viene poi incrementato di 400 milioni il contributo statale alle spese sanitarie sostenute dalle Regioni e dalle Province autonome per l’emergenza Covid. Fondi anche per i trasporti: 15 milioni sono per i bus a lunga percorrenza e 80 per le aziende del trasporto pubblico locale a titolo di compensazione dei danni provocati dalle misure di contenimento dei contagi.

Ancora: rate del mutuo sospese fino al 2022 per chi ha subito danni per il terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016. La sospensione vale per le attività economiche e produttive “nonché per i soggetti privati per i mutui relativi alla prima casa di abitazione, inagibile o distrutta“. Lo Stato concorre nel limite di spesa complessivo di 1,5 milioni euro il 2022.


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