X
<
>

I lavori sulla linea Napoli-Cancello

Condividi:
4 minuti per la lettura

Da comparsa ad attore principale. Il Mezzogiorno è sempre più protagonista del rilancio e della ripresa del Paese. Sviluppo e occupazione cammineranno di pari passo. Cento ingegneri del Sud in campo per la svolta. Parola di Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild spa, il gruppo multinazionale italiano che dal 15 maggio 2020 è la nuova denominazione sociale dell’originaria Salini Impregilo spa.

L’annuncio è stato stato in occasione della conferenza stampa sui cantieri della linea alta velocità/capacità Napoli-Bari, tenutasi presso gli Uffici di Presidenza della regione Campania, alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, dell’Amministratrice Delegata e Direttrice Generale del cliente Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) Vera Fiorani e del commissario della Napoli-Bari Roberto Pagone.

«Il Sud Italia ci sta molto a cuore, è un’area con una forte carenza di lavoro, di infrastrutture, di visione, un’area che ha bisogno immediatamente di un piano di crescita. Vogliamo metterci a disposizione di queste regioni e realizzare anche qui opere in modo onesto e trasparente, perché i ragazzi e le famiglie possano avere un futuro – ha affermato l’Ad di Webuild – Per questo lanciamo oggi un programma per 100 giovani ingegneri del Sud che vogliamo impiegare con noi nel mondo ma anche e soprattutto proprio qui nel Sud perché contribuiscano allo sviluppo della loro regione».

Una sinergia per il Mezzogiorno in cui ognuno sarà chiamato a recitare la propria parte. «La Campania sarà interessata nei prossimi mesi e anni da due delle grandi opere strategiche del Paese: l’alta velocità Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria – ha detto De Luca – Mi auguro si sblocchi anche un’altra opera strategica di cui si parla da decenni e sulla quale non abbiamo combinato nulla, cioè il Ponte sullo Stretto, che serve a dare un seguito importante anche all’alta velocità Salerno-Reggio Calabria».

«Siamo qui a Napoli per collaborare con le istituzioni per riuscire ad accelerare la realizzazione di grandi opere sostenibili nel Sud Italia, come abbiamo fatto a Genova dove, sotto gli occhi di tutti, abbiamo dimostrato che le infrastrutture si possono fare bene e in modo trasparente e condiviso – ha poi aggiunto Salini – È questo il programma di Webuild: fare e in fretta per contribuire alla realizzazione delle opere previste nel Pnrr e delle tante altre infrastrutture che non sono comprese nel piano, ma possono partire a breve rappresentando la risposta alle necessità di queste regioni: collegamenti stradali, metro, lavori idrici. Lavoriamo insieme alla Pubblica Amministrazione, dalla stessa parte del tavolo, portando anche nel Sud lo stesso afflato e lo stesso spirito che abbiamo dimostrato per la ricostruzione del Ponte di Genova. Non un insieme di regole o di deroghe alle norme ma la volontà di applicare le norme e la voglia di fare insieme, tutti i giorni, senza paura».

L’impegno di Webuild nel Sud Italia risale agli anni Trenta, con la realizzazione come Gruppo oltre 280 opere. Attualmente Webuild è impegnata su dieci grandi progetti e altri due sono prossimi a divenire operativi. Con questi cantieri il Gruppo dà occupazione a più di duemila persone tra diretti ed indiretti, senza considerare tutto l’indotto che in questi progetti equivale a 1.700 fornitori, con contratti complessivi del valore di circa 950 milioni di euro.

La linea ferroviaria Napoli-Bari punta a diventare un asse strategico per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel Sud Italia, con tempi di percorrenza quasi dimezzati tra Napoli e Bari, collegate in sole due ore, e permetterà inoltre di avvicinare Nord e Sud, con la previsione di un viaggio da Milano a Bari in sei ore. Ma la realizzazione della nuova linea si afferma anche come volano di sviluppo economico ed occupazionale nell’area: le due tratte a cui sta lavorando il Gruppo – la Napoli-Cancello e la Apice-Hirpinia – vedono oggi all’opera oltre 2200 uomini e donne tra diretti e indiretti ed indotto. Persone a cui si aggiunge una lunga filiera di fornitori rappresentata da circa 400 aziende soprattutto nazionali.

La tratta Napoli Cancello consentirà di portare i binari della linea a servizio della stazione AV di Napoli-Afragola, costruita dalla società Astaldi parte del Gruppo Webuild, stazione che una volta operativa diventerà hub per l’interscambio passeggeri tra i servizi regionali e AV. Il tracciato si articola per circa 15,5 km nei territori di Casoria, Casalnuovo, Afragola, Caivano e Acerra.

La seconda tratta della linea in costruzione, Apice-Hirpinia, invece, supera i 18 chilometri e prevede l’attraversamento dell’Appennino e la realizzazione della stazione intermedia di Hirpinia. Nel progetto rientra la costruzione di tre gallerie naturali e quattro viadotti in un contesto molto complesso dal punto di vista paesaggistico. L’alta velocità ferroviaria Napoli-Bari rappresenta uno dei progetti di mobilità sostenibile oggetto di rebranding da parte del Gruppo Webuild, operazione che sottolinea il ruolo che le infrastrutture possono giocare come leva per la ripresa e la creazione di lavoro in Italia.

Insieme al raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova, tratta della linea ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania, l’operazione di rebranding riguarda anche il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova e, nel settore stradale, il progetto del Terzo Megalotto della strada statale 106 Jonica: cantieri “aperti” in cui il Gruppo, per garantire la massima trasparenza, sta posizionando telecamere che permetteranno a tutti di seguire h24 i lavori delle opere che velocizzeranno gli spostamenti di merci e persone, ridurranno le emissioni di CO2 e renderanno l’Italia più efficiente, competitiva e all’avanguardia.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE