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È il Sud l’area geografica italiana dove si trovano i lavoratori più felici e soddisfatti del proprio impiego. Emerge dalla terza analisi dell’Associazione “Ricerca Felicità” sullo stato di felicità e benessere dei lavoratori italiani che sarà diffusa tra qualche giorno e che viene anticipata da Adnkronos/Labitalia.

L’Associazione Ricerca Felicità nasce dall’incontro tra Elehubm (società benefit creata da Elga Corricelli ed Elisabetta Dallavalle, due professioniste con una lunga carriera manageriale), e Sandro Formica (docente all’Università di Palermo e visiting professor di Strategia Aziendale all’Università Bocconi di Milano).

La survey, che ha coinvolto 1.314 lavoratori attivi, fornisce il primo sistema di misurazioni oggettive in Italia e invita istituzioni, organizzazioni profit e non profit, scuole, enti educativi e media al confronto, fornendo il punto di partenza di un’analisi che sarà svolta anno su anno.

«Abbiamo voluto approfondire quanto i lavoratori attivi hanno voluto segnalarci attraverso il primo questionario dell’Osservatorio. Sentivamo la necessità di scaglionare ulteriormente i dati dividendoli per genere, generazione e area geografica – afferma Sandro Formica, vicepresidente e direttore scientifico dell’Associazione Ricerca Felicità -. Se alcuni dati erano già visibili a occhio nudo, analizzando in maggior dettaglio la significatività statistica, ci siamo sorpresi di alcuni risultati, soprattutto per quanto riguarda le differenze per aree geografiche, dove è emerso un Sud più felice sul posto di lavoro ma, di contraltare, un Nord Est in sofferenza».

Alla domanda “Quando mi sveglio per andare a lavorare mi sento felice?” si delinea una forte positività al Sud – una concentrazione di risposte con punteggio tra 4 e 6 su una scala da 1 a 6, dove 1 corrisponde a “per niente d’accordo” e 6 a “totalmente d’accordo” – ma una forte negatività al Nord Est, dove la maggior parte delle persone ha risposto con una concentrazione di risposte da 1 a 3.

Il Sud risponde positivamente anche alle domande “Quando lavoro mi appassiono tanto da dimenticare tutto il resto?” con il 67.7% della popolazione ponderata, “Sento un forte senso di appartenenza alla mia organizzazione?” con il 68.7% e “I miei meriti vengono riconosciuti?” con il 58.2%. Il Nord Est risponde rispettivamente con il 57.0%, 55.5% e 41.0%.

«Quest’analisi ci ha stupito e interrogato perché ha messo in evidenza come la presunta correlazione tra felicità e produttività non sia stabile nelle regioni italiane del Nord Est. Oggettivamente parlando si tratta di regioni con un alto tasso di produttività, che tuttavia non si sentono pienamente appagati sul lavoro. Sarebbe molto interessante approfondire questo aspetto per comprenderne le ragioni di fondo», afferma Elga Corricelli, co-founder dell’Associazione Ricerca Felicità.


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