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Vincenzo De Luca

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La curva dello specchio d’acqua del golfo di Salerno e la vista mozzafiato sulla città: dalla terrazza dell’ex monastero benedettino San Nicola della Palma, eretto nel 1060, lo spettacolo è sorprendente. Una volta luogo di preghiera e scienza, oggi il complesso ospita la sede centrale (3.800 metri quadrati di superficie coperta ristrutturati con oltre due milioni di euro) della Fondazione medica Ebris, acronimo di European biomedical research institute of Salerno.

Il progetto congiunto della Fondazione Scuola medica salernitana e del MassGeneral Hospital for children della Harvard Medical School è nato nel 2012; e da allora, Ebris, di strada ne ha fatta tanta. Soprattutto nell’accreditamento ai massimi livelli istituzionali locali. In un passato non troppo lontano, la fondazione ha beneficiato dei fondi erogati dall’Asl di Salerno suscitando qualche perplessità su possibili conflitti d’interesse. Più recentemente è stata invece gratificata con l’ammissione a un finanziamento di 300mila euro da parte di Palazzo Santa Lucia (per una ricerca sul Covid).

Che cosa c’è di strano, direte? Nel Cda della fondazione siede Enrico Coscioni. Chi è costui?

È uno dei fedelissimi di Vincenzo De Luca che, della Regione Campania, è il dominus assoluto. Salernitano, 59 anni, medico, docente universitario, direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, Coscioni è stato vicepresidente della Commissione sanità della Regione Campania, ed è attualmente consigliere, sempre per la Sanità, del governatore.

TUTTI GLI INCARICHI DEL SUPERCONSULENTE DI DE LUCA

E che sia uomo di stretto rito deluchiano lo dimostra il fatto che, qualche settimana fa, Coscioni ha partecipato, in vece del governatore Pd, addirittura alla conferenza Stato-Regioni sulla emergenza Covid, quella durante la quale si è deciso di dividere l’Italia in zone (colorate) in base alla intensità di rischio contagio. Peraltro, il professionista salernitano – come rivelato dal «Giornale» – da alcune settimane è pure alla guida di Agenas, agenzia nazionale che monitora i singoli sistemi della sanità delle regioni. Dunque, il superconsulente guida una struttura che controlla e approva anche i dati (pure quelli relativi al Covid) del sistema sanitario in Campania, di cui è consigliere per De Luca. Un evidente caso di cortocircuito che diventa plateale con la sua presenza nel board della fondazione Ebris.

FONDI REGIONALI PER 300MILA EURO PER LA RICERCA SUL COVID

Torniamo però ai 300mila euro di fondi che Palazzo Santa Lucia ha messo a disposizione dell’Ente per la ricerca sul Covid dopo che la stessa Fondazione ha aderito alla manifestazione di interesse indetta dalla Regione Campania lo scorso marzo. Si tratta dell’avviso «per la realizzazione di servizi di ricerca e sviluppo per la lotta contro il Covid-19 (Dgr n. 140 del 17 marzo 2020) Por Fesr Campania 2014 – 2020 – Asse I – Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019». Il progetto presentato da Ebris ha per titolo «Fase 2, studio multicentrico aperto per determinare la sicurezza, tollerabilità ed efficacia della Larazotide Acetato per l’uso urgente in pazienti anziani a rischio per la prevenzione di danno acuto polmonare (Ali) e la sindrome da distress respiratorio acuto (Ards) associate a infezione da Covid-19».

IL FARMACO DA TESTARE E IL CRONOPROGRAMMA

Tradotto? L’obiettivo è quello di mettere a disposizione in tempi rapidi «un farmaco ad azione duplice antivirale diretta e contro lo stravaso di fluidi nelle vie aeree per trattamento dell’infezione da Covid e delle sue complicanze», è possibile leggere nella proposta di finanziamento. Il cronoprogramma relativo ai «tempi dello studio clinico e degli studi in vitro cell-free e cell-based», iniziato il 18 maggio scorso, avrebbe dovuto concludersi il 17 novembre, al momento, però non si sa a che punto sia la sperimentazione del farmaco. Intanto Pfizer prima e Moderna poi hanno messo a punto i loro vaccini. Per fortuna.

LE MILLE FACCE DI EBRIS E I LEGAMI CON L’UNIVERSO DELUCHIANO

Di Ebris spesso si sono occupati i giornali, evidenziando, anche in quel caso, i legami che si instaurano a doppio filo tra l’universo deluchiano e la fondazione. Di cui è costola l’Accademia italiana di progettazione, che in passato, ha avuto nel comitato scientifico anche Piero De Luca, deputato e figlio del governatore. Nel Cda di Ebris, poi, siede in veste di vicepresidente, Giulio Corrivetti, medico, responsabile del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl, già a capo della cabina di regia, che stanzia e decide i fondi da destinare all’Azienda sanitaria di cui abbiamo già detto.

La stessa cabina di regia che ha visto all’interno – nel periodo in cui Ebris era già nata – anche Rosa Zampetti, ex moglie del governatore della Campania De Luca. Sono numerosi i convegni ai quali ha partecipato Zampetti (pure da responsabile aziendale dell’Asl di Salerno) nella sede di Ebris. Del resto la location si presta a ospitare riunioni e dibattiti, luogo storico incastonato in uno scenario paesaggistico incantevole. Sarà per questo, forse, che sul sito di Film Commission (fondazione in house della Regione, impegnata nella produzione cinematografica), c’è una sezione interamente dedicata all’Istituto europeo di ricerche biomediche di Salerno. Che cosa c’entri, però, Ebris col cinema, rimane un mistero.


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