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Il generale Figliuolo in Basilicata con il presidente della Regione Bardi

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Dopo il via libera a Johnson & Johnson, sembrano finalmente essersi creati i presupposti per l’attesa svolta del piano vaccinale. Il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, si dice per maggio «molto positivo». Ieri, durante la visita dei centri vaccinali in Basilicata, la sua terra, il generale ha spiegato che «dal 27 al 29 aprile arriveranno a livello nazionale oltre due milioni e mezzo di dosi e poi dal 30 aprile fino al 4-5 maggio quasi 2,6milioni di dosi».

Il generale ha detto anche di aver ricevuto rassicurazioni da parte del presidente di Johnson & Johnson su una fornitura che arriverà entro fine aprile di circa 380mila dosi. Le sue stime complessive per maggio raggiungono quota 15milioni.

La campagna dunque procede, ha detto Figliuolo, «in modo regolare», anche se il commissario non nega che ci siano «dappertutto cose che non vanno e che vanno migliorate». In particolare è tornato a porre l’accento sulla necessità di «aumentare la capacità di intercettare le persone più deboli e farlo in maniera onesta e corretta».

Il riferimento di Figliuolo è a chi «si nasconde magari tra i caregiver cercando la scorciatoia per farsi il vaccino». Questo, ha osservato, «non va bene perché ognuno di noi deve pensare che un vaccino tolto ad una persona fragile o anziana potrebbe voler dire per quella persona la vita o la morte». Durante la visita a Potenza, sua città natale, il generale ha manifestato emozione – «anche i generali si emozionano» – e ha riconosciuto il merito della Basilicata nel dare attenzione ai fragili.

Cresce anche la capacità di produzione dei vaccini. Gioca in questo senso un ruolo l’azienda italiana ReiThera, che ieri attraverso un comunicato ha fatto sapere di essere pronta a produrre anche quelli a Rna. «Nel quadro di uno sforzo stimolato e sostenuto anche dal governo Italiano affinché sia più ampia e solida la capacita produttiva di vaccini nel nostro Paese – si legge – Reithera può mettere a disposizione il proprio know how e la propria capacità produttiva per rispondere positivamente ad eventuali richieste di produzione di uno dei vaccini Covid-19 già approvati (di tipo mRna e adenovirus) e distribuiti anche in Italia, sia nel sito di Castel Romano sia attraverso collaborazioni esterne, così come già fa da tempo per altri vaccini».

Antonella Folgori, presidente di Reithera, conferma inoltre «di essere fortemente impegnata nella fase 2-3 della sperimentazione clinica, avviata lo scorso mese, del vaccino basato sulla tecnologia proprietaria dell’adenovirus isolato dal gorilla» simile a quella utilizzata da AstraZeneca. «Se la sperimentazione procederà secondo i piani, stimiamo di portarla a termine dopo l’estate», sottolinea la Folgori.

Sulla vicenda, nel pomeriggio, è intervenuto il ministero dello Sviluppo economico, per precisare che, «come soggetto incaricato dalla Presidente del consiglio del ministri, sta verificando anche il progetto di Reithera per valutarne la coerenza con le procedure e gli indirizzi del governo sulla produzione dei vaccini». Il Mise rileva però che al momento «nessuna decisione è stata presa seguendo il metodo della dovuta riservatezza chiesta a tutti i soggetti interessati vista la delicatezza e l’importanza strategica della questione». Sono intanto 16.414.981 le somministrazioni effettuate in Italia, di cui 4.829.220 richiami. Continua inoltre la diminuzione dei ricoverati Covid negli ospedali: il bollettino del ministero della Salute attesta che sono 3.021 quelli in terapia intensiva, in calo di 55 unità, mentre sono stati 174 gli ingressi giornalieri (mercoledì 155). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 22.094 persone, in calo di 690 rispetto all’altro ieri. 16.232 i tamponi positivi su 364.804 effettuati, in aumento rispetto ai 13.844 di mercoledì. Il tasso di positività passa da 3,9% al 4,4%. Le vittime sono state 360 (l’altro ieri 364).


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