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«L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore».

Così Mario Draghi in conferenza stampa. Sono parole pesanti, magari anche esagerate, ma che denotano la difficoltà del governo a far passare nella sua stessa maggioranza la misura del green pass per accedere nei luoghi dove non è garantito un adeguato distanziamento sociale.

Per chi scrive il green pass è una proposta corretta ed opportuna che, sia pure con qualche difficoltà operativa, rovescia la prassi delle chiusure e i coprifuochi per evitare gli affollamenti: una strategia che si rivelata inefficace e che è costata moltissimo all’economia.

Oggi la ripresa è in atto, in modo superiore alle aspettative. In più – come ha confermato il commissario Paolo Gentiloni, è in arrivo, a giorni, la prima tranche del NGEU. Nello stesso tempo è in giro per l’Europa il fantasma di un’altra variante in grado di diffondersi rapidamente. Occorre dunque cautelarsi dal nuovo assolto virale, nel presupposto di non concedergli ‘’né un uomo né un soldo’’ dell’economia. Ovviamente si comincia sempre con un primo passo. Si prendono di mira i ristoranti al chiuso, ma si tergiversa, perché non piace a dei leader sindacali confusi e arroganti, davanti alla proposta della Confindustria di rendere obbligatorio il green pass (o la prova tampone) per entrare nelle aziende.

È però interessante interrogarsi su questo fenomeno di milioni di renitenti alla vaccinazione, anche perché i suoi confini non sono più quelli del tradizionale e strutturato movimento dei No Vax, portatori di una vera e propria ideologia e protagonisti di iniziative militanti. Peraltro questi movimenti di opinione radicali (No Vax, No Tav, No Tap, ecc.)  hanno una radice populista-ambientalista che è sempre stata inquadrata nell’estrema sinistra, fino a quando non ha cercato di rappresentarli il M5S (che oggi è per il green pass, almeno in parte) mentre i loro portavoce oggi si trovano a destra, quelle destra che ha combattuto tutte le forme di ‘’No’’ finora comparse sulla terra.

L’altra apparente contraddizione si riscontra nel terrore che ha suscitato il covid-19 nell’anno che abbiamo alle spalle, inducendo gli italiani ad una disciplina imprevista e a pendere dalle labbra dei virologi d’antan che hanno popolato le trasmissioni televisive, le quali, per intere giornate e molti mesi non hanno mai parlato d’altro che non fosse la pandemia. Quelle stesse persone che andavano a letto con la mascherina, che rifiutavano gli incontri con i parenti e gli amici, che erano pronti a partecipare al linciaggio di un passeggero se sullo stesso autobus gli era scappato uno strarnuto o che attraversavano la strada per non incontrare un gruppo di persone che veniva in senso opposto, molti di loro, quando è arrivato il vaccino, se la sono fatta sotto e hanno rifiutato per ora di presentarsi a centro delle somministrazioni. È grave che tra questi apostati del vaccino ci siano molti medici, personale sanitario e scolastico. A pensarci bene non vi è stata un’azione organizzata delle formazioni ufficiali No Vax.

È scaturita una diaspora confusa, di varie umanità; ognuna persona o famiglia per suo conto, orientate dal medico di base o dagli inquilini della porta accanto. Grande è stato l’allarme per alcuni casi di decessi attribuiti al vaccino, aggravato dalla propaganda televisiva. Ho sentito con le mie orecchie prestigiosi conduttori televisivi affermare: ‘’ sarà anche vero che capita ad una persona su un milione, ma la gente si chiede ‘’se quella persona sono io?’’.

Questa è una legittimazione televisiva di un ragionamento cretino, che incoraggia i dubbi e le esitazioni. Nell’ambito delle mie conoscenze mi sono imbattuto in prototipi di renitenti. C’è chi in famiglia ha avuto casi di trombosi e teme che il vaccino lo sottoponga a questo rischio. C’è chi non accetta il principio stesso della vaccinazione: iniettare particelle del virus per alimentare la formazione di anticorpi. Si pensi che, prima della pandemia, gli ultra65enni che vaccinavano contro l’influenza di stagione erano circa il 46%. Eppure contrarre questo virus non era un pranzo di gala.

Tutti gli anni nella stagione autunno-inverno milioni di italiani si mettevano a letto e tanti ci lasciavano la pelle per complicazioni bronco-polmonari (la terza causa di decesso dopo il cancro e le malattie cardio-circolatorie). Poi le vaccinazioni rappresentano un’enorme prateria per i peracottari, i terrapiattisti, il popolo dei social: quelli che credono alle congiure dei poteri forti, al fatto che gli americani le bombe sotto le ‘’Torri gemelle’’ le hanno messe loro; quelli che raccontano che lo sbarco sulla Luna è stato girato nel deserto del Nevada; quelli che parlano di imprecisate scie chimiche di cui non si conosce l’origine.

Sui vaccini anti-Covid ne ho sentite delle belle. C’è chi ha sostenuto che il virus è stato messo in giro apposta nell’interesse dei profitti delle Big-Pharma, le quali avevano già pronti i vaccini. Altrimenti non avrebbero fatto così presto a scoprirli e produrli. Ma una storia le batte tutte. Pare che su un social venga spiegata questa teoria: dopo essersi sottoposto al vaccino, si deve compiere un esperimento: occorre prendere una moneta da 5 centesimi e appoggiarla nel punto in cui è stata praticata l’iniezione. Si vedrà che la moneta rimane attaccata, mentre ciò non succede in altra parte del braccio. Perché avviene questo fenomeno? Semplice; col pretesto della vaccinazione ci hanno iniettato un microcip.

Ci sono persone che hanno fatto la prova e hanno avuto conferme della teoria. Non serve spiegare loro che la Spectre protagonista di un’operazione siffatta dovrebbe avere a sua disposizione decine di milioni di medici e infermieri, di operai e tecnici, scienziati, funzionati pubblici, giornalisti disposti a rendersi complici della congiura, senza che a nessuno di loro per mesi ed anni scappino mai una parola o una confidenza, senza che una sola iniezione insospettisca una vittima o fallisca l’obiettivo. Come è capitato con il crollo delle Torri gemelle: se fosse vera la teoria del complotto – ci hanno prodotto persino un film – sarebbe stato notato, nei giorni precedenti, l’andirivieni di Tir carichi di esplosivi per le vie centrali di New York, con centinaia di persone che scaricavano tonnellate di tritolo per immagazzinarlo nel sottosuolo, senza che nessuno si ponesse delle domande. Ma come diceva Pier Paolo Pasolini in uno dei suoi film: ‘’perché sforzarsi a descrivere la realtà quando è così gratificante sognarla?’’.


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