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La quarta ondata Covid non è una sorpresa. Si sapeva che con gli allentamenti estivi (viaggi e vacanze) e post-estivi (ritorno a scuola e meno restrizioni) ci sarebbe stata una ripresa dei contagi. Si potevano aver dubbi sul quantum dei nuovi casi, ma non sul fatto che sarebbero aumentati. Ciononostante, la riapertura era ed è giustificata da due ragioni principali: la prima era – ed è – che al livello di vaccinazioni raggiunto i nuovi casi sono meno letali e richiedono meno ospedalizzazioni (e questo è confermato dai dati).

La seconda ragione – legata alla prima – è che siamo diventati più bravi a curare il Covid-19 e quindi c’è da aver meno paura, anche perché, ovviamente, le vaccinazioni non si fermano e puntano al 90% della popolazione vaccinabile, mentre si ingrossano le benefiche file delle terze dosi. E va ricordato anche che, in prospettiva, saranno disponibili altre efficaci “pillole”: non per vaccinare, ma per curare i nuovi casi appena si manifestino (magari anche a scopo di prevenzione, come i vaccini). Queste pillole vengono da Merck e Pfizer, e sono state definite da un epidemiologo australiano, «i chiodi nella bara del Covid».

L’IMPENNATA

La quarta ondata del virus non è solamente italiana: è anche, e soprattutto, europea. «Un’epidemia dei non-vaccinati»: in questo modo è stata definita l’impennata dei casi in Germania – quattro o cinque volte più che in Italia – e lo stesso sta accadendo in Paesi che fino a poco tempo fa erano in cima alla classifica del contrasto al virus, come Polonia, Cechia, Romania…

Il grafico mostra come sta andando la quarta ondata in Italia e nella media europea (gli altri 12 Paesi più popolosi, con la media mobile di 7 giorni per milione di abitanti, ponderata in base alla popolazione). Come si vede, i casi sono saliti, sia in Italia che nel resto dell’Europa, ma molto meno velocemente nel nostro Paese.

Le barre indicano la differenza fra i livelli europei e quelli italiani: valori negativi indicano dunque che i nuovi casi sono meno in Italia. Questo livello di performance non è limitato al periodo del grafico. Anche guardando indietro, all’inizio della pandemia, i recenti livelli sono un record a favore dell’Italia.


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