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Il Sud scalpita. Vuole rimettersi in moto e ne ha tutti i presupposti. Avrebbe potuto farlo prima del resto d’Italia, invece il Governo ha ritenuto di “liberare” il Paese gradualmente ma senza operare differenze tra le Regioni. I numeri sono ancora tutti dalla parte del Meridione. Ieri appena una trentina di nuovi contagiati al Sud, mentre i deceduti totali sono stati 24 a fronte di 217 al Nord.

Le medie sono sempre le stesse. I vincoli, soprattutto delle piccole imprese e degli artigiani che animano grandi città e piccoli borghi meridionali, si potevano togliere. Allora occorre prepararsi bene.

Chi torna dal Settentrione, per esempio, può tornare in Campania ma con la necessità di avvisare l’Asl e osservare le due settimane di isolamento all’arrivo a casa (LEGGI).

È il punto di partenza della Regione Campania in merito alla parte del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che permette dal 4 maggio il ritorno ai propri luoghi di residenza o domicilio, un articolo su cui comunque la Regione fa sapere di attendere indicazioni più precise dal punto di vista operativo da parte del governo.

L’obiettivo è “evitare di mettere a rischio prima di tutto i propri familiari e amici”. Il rischio di rientro da aree del Nord dove la pandemia è ancora forte c’è, in particolare per gli studenti e i lavoratori di comparti al momento ancora fermi, come quelli del commercio al dettaglio. Dalla Regione si ricorda che i controlli devono essere fatti prima di tutto a monte. Altro fronte caldo la Calabria per l’arrivo di 50 migranti provenienti dalla Sicilia (LEGGI), “ignorando le ordinanze regionali ma soprattutto i suoi stessi decreti sulla mobilità interregionale”, come ha denunciato il governatore Jole Santelli. “Ho già denunciato la settimana scorsa il pericolo che tramite i migranti possa divampare nel Sud Italia un nuovo focolaio.

In una fase di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo il Governo ha l’obbligo morale, prima ancora che politico, di chiudere totalmente i confini agli sbarchi di persone provenienti da paesi come quelli dell’Africa, che hanno dichiarato la pandemia e sono in totale assenza di controlli”, ha aggiunto. Inoltre per la terza volta dall’inizio dell’emergenza sanitaria, la Basilicata è tornata a zero nuovi contagi. Infatti, sui 287 tamponi esaminati nelle ultime 24 ore, nessuno è risultato positivo, secondo quanto reso noto dalla task force regionale.


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