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Il vaccino Moderna

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Via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla distribuzione in Italia del vaccino Moderna, approvato ieri dall’Ema (LEGGI). E’ il secondo vaccino approvato in Italia dopo quello di Pfizer.

Molto soddisfatto il Direttore Generale dell’Aifa Nicola Magrini: «Salutiamo con entusiasmo la possibilità di mettere a disposizione un secondo strumento per questa campagna vaccinale che sta raggiungendo ottimi risultati in Italia. Si tratta di un vaccino sostanzialmente equivalente rispetto al primo, con dati molto convincenti rispetto a tutte le popolazioni a rischio».

«La scienza ci ha fornito in pochissimo tempo un’altra arma potentissima ed efficace che sicuramente potrà incidere da subito sulla salute dei soggetti più a rischio, ma anche limitare la circolazione del virus se, come è auspicabile e come sta in affetti accadendo, l’adesione alla campagna vaccinale sarà convinta e sostenuta», ha affermato dal canto suo il Presidente dell’Aifa, Giorgio Palù.

Nella riunione di oggi, informa l’agenzia in una nota, la Commissione Tecnico Scientifica «ha dato il parere positivo al dossier, sottolineando il rapporto rischio/beneficio del vaccino particolarmente favorevole nella popolazione a maggiore rischio, e ha stabilito il regime di fornitura per l’immissione in commercio».

Rispetto al vaccino di Pfizer, sulla base dei dati attualmente disponibili, si rilevano alcune differenti caratteristiche: il vaccino Moderna è indicato a partire dai 18 anni di età, anziché dai 16 anni; la schedula vaccinale prevede due somministrazioni a distanza di 28 giorni, invece che di almeno 21 giorni; l’immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione, anziché una; il vaccino viene conservato a temperature comprese tra i -15° e -25°, ma è stabile tra +2° e +8° per 30 giorni se in confezione integra; il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione, è quindi già pronto all’uso.


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