Domenico Arcuri
1 minuto per la lettura«Moderna ci ha appena informato che per la settimana del 9 febbraio delle previste 166 mila dosi ne consegnerà 132 mila, il 20% in meno». Scoppia una nuova bagarre sulla tabella di marcia per la vaccinazione in Italia. Lo ha reso noto il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, spiegando che «il nostro stupore, la nostra preoccupazione e il nostro sconforto crescono, ormai quasi ogni giorno le previsioni subiscono una rettifica».
Arcuri ha fortemente criticato il comportamento delle aziende produttrici dei vaccini: «Il vaccino non è una bibita e nemmeno una merendina, ma l’unico antidoto per uscire da una notte che dura un anno. Non si può scherzare o voltarsi dall’altra parte quando in gioco c’è la salute delle persone Le aziende produttrici – ha ribadito – devono solo rispettare i contratti».
Secondo il commissario, «non si fanno promesse, si deve solo rispettare i contratti e fornire le dosi di vaccino pattuite».
Ovviamente, la continua riduzione delle dosi di vaccino sta provocando disagi: «Dal 5 al 15 gennaio in Italia abbiamo somministrato in media 81.545 dosi di vaccino al giorno; dal 16 al 25, dopo la riduzione delle dosi decisa unilateralmente da Pfizer, le dosi somministrate sono scese a 39.271».
Arcuri ha osservato che «in mancanza di vaccini sarà problematico iniziare una vera campagna vaccinale di massa».
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