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La sede dell'Istituto Superiore di Sanità

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DESTA preoccupazione la situazione della Pandemia di coronavirus in Italia. Secondo quanto rilevato nella bozza del monitoraggio della pandemia dell’Iistituto superiore di Sanità, infatti, «si conferma per la sesta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Dieci Regioni (contro sei della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020».

Mentre «altre 10 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso».

Se poi si passa all’analisi dell’indice Rt ben «sedici Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, otto (Campania, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Basilicata, Lombardia, Lazio, Veneto) hanno un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Quattro Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2».

A questo punto, «’elevata incidenza del contagio, l’aumento della trasmissibilità del virus e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri, tanto ordinari quanto di terapia intensiva, richiedono «l’innalzamento e/o rafforzamento delle misure di mitigazione nazionali, anche anticipando ulteriori interventi di mitigazione/contenimento» nelle aree a maggiore diffusione e particolarmente laddove circolino varianti sudafricana e brasiliana».

In particolare per quanto riguarda le terapie intensive Il numero di ricoverati è «in forte aumento», con il tasso di occupazione a livello nazionale che torna sopra la soglia critica raggiungendo il 31% contro il 26% della scorsa settimana.

Alla luce di queste informazioni, La Lombardia torna in zona rossa, su richiesta della stessa regione, mentre dovrebbero passare o essere confermate nella zona rossa anche: Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto, Marche

Le regioni in zona arancione dovrebbero essere: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia (in realtà la Puglia potrebbe anche essere zona rossa per come richiesto dalla Regione), Sicilia, Umbria, Toscana e Valle d’Aosta.

La Sardegna dovrebbe rimanere in zona bianca.


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L’indice RT regione per regione aggiornato agli ultimi dati disponibili

  • Abruzzo Rt 1,05 (0,99-1,09), incidenza 232,7
  • Basilicata Rt 1,53 (1,31-1,76), incidenza 170,99
  • Calabria RT 0,83 (0.72-0,95), incidenza 66,42
  • Campania Rt 1,5 (1,41-1,6), incidenza 203,71
  • Emilia-Romagna Rt 1,34 (1,32-1,38), incidenza 434,26
  • Friuli Venezia Giulia Rt 1,39 (1,33 – 1,47), incidenza 266,2
  • Lazio Rt 1,31 (1,27 – 1,36), incidenza 172,82
  • Liguria Rt 1,13 (1,08 – 1,18), incidenza 151,56
  • Lombardia Rt 1,3 (1,28 – 1,32), incidenza 306,04
  • Marche Rt 1,08 (0,99 – 1,18), incidenza 310,71
  • Molise Rt 1,07 (0,83 – 1,33), incidenza 157,73
  • Piemonte Rt 1,41 (1,36 – 1,45), incidenza 279,94
  • Provincia Bolzano Rt 0,61 (0,57 – 0,65), incidenza 259,08
  • Provincia di Trento RT 1,04 (0,99 – 1,1), incidenza 351,29
  • Puglia Rt 1,23 (1,2 – 1,27), incidenza 206,23
  • Sardegna Rt 0,89 (0,78 – 1), incidenza 31,89
  • Sicilia Rt 1 (0,95 – 1,06), incidenza 77,49
  • Toscana Rt 1,23 (1,2 – 1,26), incidenza 216,6
  • Umbria Rt 0,82 (0,76 – 0,86), incidenza 186,29
  • Val d’Aosta Rt 1,4 (1,1 – 1,75), incidenza 74,38
  • Veneto Rt 1,28 (1,26 – 1,32), incidenza 194,42
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