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Una vaccinazione

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SUL fronte vaccini, 3,7 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione sono ancora senza copertura. Ed è irrealistica la consegna delle 42,6 milioni di dosi previste entro fine giugno. Lo riporta il monitoraggio della Fondazione Gimbe, specificando che per quanto riguarda le forniture, al 26 maggio (aggiornamento ore 6.13) risultano consegnate 33.618.267 dosi, pari al 44,1% di quelle previste per il 1° semestre 2021.

«Negli ultimi venti giorni – spiega il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta – le consegne si sono attestate su valori inferiori a 3 milioni di dosi/settimana: considerato che mancano 5 settimane al termine del secondo trimestre, per rispettare le forniture previste dal Piano vaccinale entro fine giugno mancano ancora 42,6 milioni di dosi».

Seppure 8,5 milioni di dosi sono attese per i prossimi giorni, come annunciato dal Commissario straordinario, è irrealistico disporre di tutte le dosi previste per tre ragioni: le consegne irregolari da AstraZeneca, le pochissime dosi consegnate da Johnson & Johnson che ha annunciato ulteriori ritardi, la mancata presentazione ad Ema della domanda di autorizzazione condizionata al commercio da parte di CureVac (oltre 7,3 milioni di dosi).

Al 26 maggio, prosegue la Fondazione, il 36,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (21.677.111) e il 17,9% ha completato il ciclo vaccinale (10.647.817), con alcune differenze regionali. Nonostante le Regioni utilizzino la quasi totalità delle dosi a disposizione, il mancato decollo delle consegne si riflette sul numero di somministrazioni settimanali, stabili rispetto alla settimana precedente (+0,7%), con una media mobile a 7 giorni intorno a 485 mila inoculazioni al giorno.

Il 78,9% degli over 60 ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, con importanti differenze regionali: se Puglia, Veneto, Lombardia, Molise, Provincia autonoma di Trento, Lazio ed Emilia-Romagna superano l’80%, Calabria e Sicilia restano ancora sotto il 70%.

In dettaglio: degli oltre 4,4 milioni di over 80, 3.662.072 (82,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 421.570 (9,5%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 1.821.288 (30,5%) hanno completato il ciclo vaccinale e 3.047.328 (51,1%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Fascia 60-69 anni: degli oltre 7,3 milioni, 1.686.671 (22,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 3.370.777 (45,8%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Soggetti fragili e loro caregiver: a questa categoria sono state somministrate 6.785.309 dosi, su cui è impossibile effettuate ulteriori analisi, perché tuttora per questa categoria non sono noti il denominatore totale e la sua distribuzione regionale, né la suddivisione tra 1a e 2a dose.

«Complessivamente – precisa Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione – oltre 3,7 milioni di over 60 ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino e più precisamente: 7,6% degli over 80 (n. 336.061); 18,4% della fascia 70-79 (n. 1.099.757); 31,3% di quella 60-69 anni (n. 2.306.916)».

A fronte di una fascia 60-69 in cui il rallentamento della curva delle somministrazioni è iniziato con percentuali di copertura ancora relativamente basse e con oltre 2 milioni di persone attualmente non protette dal vaccino, spicca l’impennata della fascia 50-59 anni.

«Più in generale – commenta Cartabellotta – alcune Regioni, piuttosto che utilizzare altre strategie per aumentare la copertura vaccinale degli over 60, stanno ampliando in maniera molto diversificata i target anagrafici con l’obiettivo primario di mantenere elevato il numero delle somministrazioni».


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