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Illustrazione di Roberto Melis

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Chi pensa di poter comandare un cuore si trova di fronte a un’impresa impossibile: è più facile scalare l’Everest. L’avete visto mai come funziona un cuore, come pulsa? Non è un muscolo come gli altri. Di un braccio si può dire “alzalo, piegalo, distendilo”, ma il cuore è un muscolo involontario: non dipende dalla nostra volontà, tantomeno da quella degli altri. Va per i fatti suoi, si contrae e si dilata senza che nessuno gli possa ordinare “adesso contraiti, adesso dilatati”.

Dei polmoni, per qualche secondo, si può avere il controllo e quando il medico chiede “Trattieni il respiro”, riusciamo a trattenerlo, ma “Trattieni il battito” non si può.

Come si fa a imporre a qualcuno chi deve amare o chi non deve amare? Con chi si fa l’amore è una questione privata, finché l’altro è capace di intendere e di volere, liberamente consenziente e maggiorenne. Come si fa a dire “Devi amare un uomo”, “Non devi amare una donna” o viceversa? Non hanno senso le etichette – “Eterosessuale”, “Omosessuale”, “Bisessuale”, Transessuale” – che si limitano al “sessuale”, omettendo il sentimento, l’emozione, la complicità, l’alchimia di un incontro o di un rapporto.

Se avessimo necessità di un trapianto, faremmo distinzioni se quell’organo appartiene a un eterosessuale, a un omosessuale, a un bisessuale o a un transessuale? Smetteremmo di beneficiare di certe scoperte, di utilizzare certe invenzioni, di leggere certe poesie, di ascoltare certe canzoni, di vedere certi film, di ammirare certi capolavori, se sapessimo che chi li ha creati era o è “omosessuale”?

Il Papa ai genitori con figli LGBT ha mandato un messaggio chiaro ed epocale: “Il Papa ama i vostri figli così come sono perché sono figli di Dio”.

Chi pensa di poter comandare un cuore si trova di fronte a un’impresa impossibile, che può sfociare in violenza o addirittura in tragedia.

C’è soltanto un consiglio che si può dare a un cuore: ama chi ti fa stare bene, chi ti rende fluido il sangue, chi non ti toglie luce, chi ti fa sorridere e sorride con te, chi ti rispetta, chi tira fuori il tuo lato migliore, chi conoscendo i tuoi punti deboli non li usa a suo vantaggio, chi capisce ciò che vorresti dire anche quando non riesci a dirlo. Ama chi ti ama, altrimenti non è amore.


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