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Lawrence "Larry" Gordon Tesler, l’informatico statunitense che ideò i comandi del “copia e incolla”

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Qualche giorno fa, quasi un anno fa, smetteva di premere il tasto che permette di fare quella copia di copie che è la realtà, un certo Larry Tesler. Lawrence “Larry” Gordon Tesler (New York, 24 aprile 1945 – Portola Valley, 17 febbraio 2020) è stato un informatico statunitense. Da giovane informatico di Silicon Valley lavorava ai computer quando ancora erano macchine con cui si poteva inventare qualcosa che prima non c’era.

Insieme a un altro giovane pioniere, il collega Timothy Mott, nel 1973 Tesler ideò un sistema per trasferire parti di testo nei programmi per computer, eliminando così la necessità di riscrivere il testo ogni volta da capo. Questo era in origine l’intento del primo “copia e incolla” della storia.

E fu così che un giorno Tesler lavorandoci sulla possibilità di estrarre e rimontare a piacimento una parte di testo, inventò e perfezionò i comandi del “Cut Up” che troviamo segnati, e che ogni santo giorno pestiamo, sulle tastiere di tutti i computer del mondo (perché tutti un po’, almeno un poco, lo facciamo).

I tasti “taglia”, “copia” e “incolla” (“Ctrl+C” “Ctrl+V”) sono il sesamo che apre e chiude le nostre ansie di travet della cultura massificata e di utenti dei new media, rendendo disponibile il tesoro senza fine accumulato sin qui, e senza nostro merito, dalla cultura del genere umano e dal lascito di tutte le intelligenze analogiche che ci hanno ampiamente preceduto lasciando un segno su questo pianeta; tutto quel pozzo di conoscenze a cui attingono ogni giorno per dare una parvenza di senso le nostre (nostre?) spesso misere, stinte e replicanti esistenze digitali, passa da lì, da quella sequenza di tasti.

Il giorno in cui è morto Tesler il suo primo datore di lavoro, per ricordarlo degnamente ha scritto: “La vostra giornata lavorativa è più facile grazie alle sue idee rivoluzionarie”.

Il tweet è della Xerox, la società in cui l’informatico americano iniziò la sua carriera, proseguita poi con successo crescente in Apple, Amazon e Yahoo. Tesler nasceva nel 1945 nel Bronx, a New York, studiando poi alla Stanford University in California. Dopo essersi laureato, si specializza tra i primi nella progettazione di sistemi informatici più intuitivi e nell’interazione uomo-computer.

Grazie a lui il computer fu una macchina molto più semplice da usare, e molto più redditizia, aggiungiamo. Per tutti quelli a cui la cosa non fa granché specie fu più semplice copiare e far finta che quello che scrivi importando qualunque cosa già scritta o pensata da qualcun altro sul tuo foglio di Word senza citare, è davvero farina del tuo sacco.

La sua fatidica invenzione gli fece fare la carriera che meritava.

Tesler ha poi infatti lavorato per centri di ricerca prestigiosi e per diverse importanti aziende tecnologiche: dalla Xerox Palo Alto Research Center Parc, fino alla Apple, di cui è stato uno degli uomini e dei cervelli più importanti per quasi 20 anni. Sebbene poco conosciuto al grande pubblico, Tesler può essere considerato quindi tra i pionieri e gli innovatori dell’informatica moderna. Il padre del copia e incolla partecipò anche all’ideazione di uno dei primi programmi con interfaccia grafica per scrivere testi, fu il primo a usare un computer portatile su un aeroplano e a dimostrare al guru digitale Steve Jobs l’efficacia di un sistema grafico di simboli e icone che avrebbe poi cambiato per sempre le sorti dell’informatica di consumo.

Fu proprio alla Apple che i comandi “cut up” che Tesler aveva inventato furono portati definitivamente su una tastiera standard. I tasti di Tesler furono resi infatti universalmente popolari dall’azienda informatica di Cupertino, la quale nel 1983 li adottò montandoli per la prima volta sul computer Lisa, e nel 1984 sulla tastiera della prima macchina della fortunata serie Macintosh.

Larry Tesler, l’nventore del “Copia e Incolla”, ha fatto meritoriamente la sua onorata carriera di cervello dell’informatica grazie alla sua geniale invenzione, ma non avrebbe mai immaginato quanto quella sequenza di semplici tasti su un computer avrebbero fatto per la fortuna e la carriera di certa gente, che da allora campa mettendo insieme le parole e i pensieri; preferibilmente quelli degli altri.

E quanta della loro imponderabile e non propriamente faticata fortuna, devono a lui e proprio a quei piccoli segni che identificano i tasti del “copia e incolla”, schiere di geni di vari rami dello scibile e scrittori di capolavori di seconda mano, che grazie alla sua invenzione intascano royalties e successi esorbitanti, senza aver mai pagato dazio ai legittimi predecessori di pensieri e parole importate e fatte proprie grazie a quel meraviglioso e in fondo banale comando.

Tra i tanti beneficiati gli devono tutto anche molti docenti saliti in cattedra a forza di scopiazzature e montaggi digitali, e oggi soprattutto le moltitudini di saccenti e citatori serial-killer della cultura che riempiono Facebook di roba – ottima – di seconda mano, spacciandola per il sudore della loro spaziosissima fronte.

Grazie in eterno Mr. Tesler, and Cut&Up Unlimited.


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