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Nella prima notte di coprifuoco è la camorra a conquistare la ribalta nazionale con un’azione preordinata contro la decisione del governatore-sceriffo.

C’è la regia dei clan camorra dietro la guerriglia urbana di venerdì sera contro il nuovo lockdown annunciato da Vincenzo De Luca. La rabbia sociale che era esplosa in maniera pacifica, si è trasformata in una vera e propria azione delinquenziale quando nel corteo si sono infiltrati personaggi vicini ai clan di camorra, che hanno creato caos e disordini.

Danneggiamenti in strada, aggrediti alcuni giornalisti. Quattro carabinieri feriti, una gazzella dei carabinieri con i vetri del lunotto posteriore mandato in frantumi, diversi poliziotti contusi. Due personaggi già noti alle forze dell’ordine con precedenti penali per droga sono stati fermati e poi rilasciati dopo la direttissima. Sono stati condannati per resistenza a pubblico ufficiale, per entrambi è caduta l’accusa di violenza nei confronti degli uomini in divisa. Per loro, la Procura aveva chiesto l’applicazione degli arresti domiciliari, ma il giudice ha disposto un provvedimento meno afflittivo.

“Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza» ha rimarcato il questore di Napoli Alessandro Giuliano. «A Napoli, nell’irrazionalità di tante persone evidentemente inconsapevoli di quanto stavano facendo, c’era anche una sapiente regia. Accertata la presenza reale di uomini dei clan della Pignasecca, del Pallonetto e dei Quartieri Spagnoli. Pur non essendoci fisicamente, c’erano anche con le loro ‘fesserie’ tutti coloro che hanno sempre e soltanto ostentato sprezzo per le evidenze che la realtà ci ha offerto in tutti questi mesi». A mettere nero su bianco è il senatore M5S Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia.

Dura presa di posizione del Viminale. «Quanto accaduto la scorsa notte a Napoli è gravissimo. L’aggressione alle Forze dell’Ordine e la guerriglia urbana scatenata tra le strade della città in prossimità della Regione sono atti criminali. E così verranno trattati. È del tutto chiaro che non si è trattata di una protesta spontanea. Ma di azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell’estremismo politico – ha sottolineato il viceministro dell’interno con delega alla Pubblica Sicurezza, Matteo Mauri – Si tratta di delinquenti che risponderanno per quello che hanno fatto».

In strada non c’erano commercianti. «Noi abbiamo rapporti continuativi con i commercianti e i ristoranti perché li controlliamo di frequente, non è questo il loro modo di confrontarsi. Vivendo in un paese democratico, è giusto protestare e gli imprenditori che conosciamo non lo fanno in questo modo». A spiegarlo è stato il comandante della Polizia municipale di Napoli, Ciro Esposito.

Confcommercio ha preso le distanze dalla protesta. «Il sistema delle imprese aderente a Confcommercio non si riconosce in queste forme di protesta. Le scene di violenza, le manifestazioni fuori controllo di ieri nulla hanno a che vedere con la legittima protesta dei commercianti e degli imprenditori e devono essere condannate con assoluta fermezza – ha sottolineato il direttore generale di Confcommercio Napoli e Campania, Pasquale Russo – Anzi, noi riteniamo che dietro questa guerriglia urbana si nascondano anche forze criminali che vogliono il caos nelle nostre città per approfittare delle gravi difficoltà economiche del tessuto imprenditoriale allo scopo di acquisire con poco imprese in difficoltà, avvicinare imprenditori disperati con prestiti che domani diventeranno un cappio al collo per tutti”.

Ma c’è anche chi nei disordini e nelle violenze non ci vede l’ombra della camorra ma un grande “malessere” che non può essere cancellato con un colpo di straccio. Don Maurizio Patriciello, il prete anti camorra di Caivano, invita a non liquidare troppo sbrigativamente la guerriglia urbana di Napoli. Contiene un messaggio che non può essere sottovalutato. “Noi diciamo no alla guerriglia e sì alla protesta civile” ha sottolineato. Intanto nel pomeriggio di ieri ancora tensione alta con l’esplosione di bombe carta contro gli agenti in piazza dei Martiri.


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