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In 32 anni sono stati due episodi a cambiare la vita di Antonio Pagliaro, originario della Calabria (Lamezia Terme) e approdato a Milano per dedicarsi al mondo della Finanza. Il primo è legato alla sua infanzia, quando trascorreva il tempo libero in campagna col nonno, tra distese di oliveti e frutteti, prima di rifugiarsi ore nell’antico frantoio di famiglia. Il secondo riguarda la sua formazione universitaria nel momento in cui, durante gli studi alla Bocconi, si trasferisce in Brasile. È lì che il futuro startupper di “Make it Fresco” scopre l’usanza dei locali di mangiare frutta dell’Amazzonia surgelata in polpa, per non rinunciare alle proprietà nutrizionali e al gusto.

L’idea lo affascina a tal punto che qualche anno dopo, tornato in Italia, la applica all’olio e nel 2015 inventa un mini frantoio per dare vita a una sorta di “Nespresso” dell’“oro verde”. Dopo 24 mesi Antonio entra in Unical per chiedere un supporto tecnologico e conosce Alessandro Gallo, Piergiorgio Valentino e Francesco Spadafora, ingegneri in Meccatronica con PHD e 8 lauree in tre. Insieme, costruiscono le basi di “Fresco”, che sarà testato successivamente a Milano, Parigi e Berlino (grazie alla partecipazione dello startupper calabrese al “Metro Accelerator” di Techstars, uno dei programmi più competitivi al mondo in materia e dove meno dell’1% dei candidati riesce ad accedere).

«L’esperienza a Berlino è stata stupenda sotto tanti punti di vista, eccetto uno: il cibo. Il poco tempo a disposizione (il motto di Techstars è “Do More Faster”) mi ha portato a mangiare spesso junk food e a un forte stress. Il risultato? Una simpatica gastrite», racconta Antonio, che vede un medico e decide di riprendersi in mano la vita. Ma dove trovare il tempo? È qui che pensa: «Se riesco a ottenere l’olio fresco al momento, posso usare la stessa tecnologia per altro. Decido così che “Fresco” avrebbe aiutato le persone, me compresa, a consumare quotidianamente più frutta e verdura, rendendola una sana abitudine», spiega l’imprenditore della smart food company “Made in Italy” che propone frullati “on the go” facili da realizzare: si inseriscono i cubetti nello shaker, si aggiunge acqua calda o latte, si agita e si gusta. Acquistabili online, i mix di “Make It Fresco” vengono consegnati entro 24 ore a casa, in ufficio o in palestra. Genuini, senza conservanti, coloranti o zuccheri, i prodotti rispondono a ogni esigenza: mango e arancia per ricaricare le energie e fare il pieno di vitamina C; frutti di bosco, ribes nero e fragola per depurarsi e favorire la circolazione.

«Oggi solo una persona su quattro consuma la quantità minima giornaliera raccomandata di frutta e verdura. Ma stiamo assistendo a un’inversione di rotta: oltre il 50% dei millennials vuole cambiare le proprie abitudini alimentari», racconta Antonio, ideatore della piccola grande rivoluzione che suo nonno non avrebbe mai immaginato: «Solo i re e i contadini mangiano bene», gli ripeteva sempre. E chissà come sarebbe orgoglioso di suo nipote, sapendo che, oggi, anche grazie a lui, il cibo sano non è più un lusso per pochi.


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