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Gigi D'Alessio al Festival di Sanremo con Amadeus

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di GIGI D’ALESSIO

Viviamo in un paese meraviglioso, il più bello al mondo. Il problema ma anche la fortuna dell’Italia è il suo essere stretta e lunga, in mezzo al mare. E proprio la sua morfologia la rende così differente, e ha contribuito a creare il divario tra nord e sud. Dovremmo poter prendere i due estremi, le Alpi e la Sicilia e avvicinarli tra loro, così tutti almeno idealmente saremmo più vicini. Uso questa immagine per far capire perché chi parte dal sud parte sempre da -10. Non è mai una classifica paritaria.

L’ho vissuto sulla mia pelle, e lo vedo anche oggi nella quotidianità. Se vince un giovane del sud è un evento. A me fa arrabbiare. Perché è una notizia se uno dal sud vince? Diamo per scontato che il sud deve perdere e che è nato per non avere. Così a Sanremo capita che arrivi un ragazzo da Taranto e la prima cosa che fa è dedicare la vittoria alla sua città che sta gridando aiuto. E anche questo fa riflettere. Quando ho partecipato al mio primo festival nel 2000 con “Non dirgli mai“ sono tornato a Napoli dove mi hanno accolto con i fuochi d’artificio, ed ero arrivato solo 10º. Il fatto di essere andato su quel palco per la mia città era un evento, e questo dà la misura del senso di inferiorità in cui nasciamo. Per non parlare dei pregiudizi che ho combattuto negli anni e che chi viene dal sud deve inevitabilmente affrontare. Bisogna sempre dimostrare qualcosa in più degli altri. Ecco perché partiamo da -10. Si va sempre a cercare lavoro da sud a nord e non viceversa.

ECCO CHI SONO STATI I PROTAGONISTI DEL SUD A SANREMO

Nell’era dei social dove abbiamo una finestra aperta sul mondo, è ancora più normale che vedendo un benessere mostrato anche in rete, si possa avere il desiderio di spostarsi e raggiungere terre promesse, per voglia di riscatto o per necessità. Così è facile che un ragazzo decida di andarsene da casa e partire alla ricerca della sua America. Ma io credo che l’America sia al sud. Abbiamo opportunità incredibili, ma dobbiamo poter sfruttare al meglio le differenze del nostro paese. In questo lo Stato deve fare un po’ la mamma, cercando di aiutare il figlio più debole, con meno giocattoli, e rendere tutti alla pari, con le stesse possibilità. Che non significa dare di meno al Nord.

Io credo che il Sud sia un grandissimo serbatoio a livello di lavoro e di economia se lo Stato ci crede. L’arte, la musica, i paesaggi mozzafiato e la sua storia sono riconosciuti a livello mondiale, ma ci servono i mezzi. Per questo io dico a tutti ragazzi di oggi di non smettere di gridare mai, di far sentire la propria voce, a Sanremo così come nella vita di tutti giorni. Ragazzi “Non mollate mai”. Parola di Gigi D’Alessio.


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