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Maria De Filippi

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Il Coronavirus ha messo in ginocchio la Rai e Sky, mentre Mediaset è riuscita a limitare i danni. Così come ha fatto anche La7. Il Biscione e la rete di Urbano Cairo con determinazione hanno proseguito la programmazione in condizioni difficili. Barbara d’Urso, le Iene, Striscia la Notizia e i talk di Rete4 sono andati avanti senza tentennamenti, seppur con il problema dello studio privo di ospiti.

QUEEN MARY

Maria De Filippi si è addirittura superata. Non solo con Uomini e Donne al pomeriggio ma con Amici Speciali nella prima serata di venerdì. Mascherine, distanze rispettate, ma cantanti in gara e giuria con tanto di televoto, i cui proventi sono andati alla Protezione Civile. E gli ascolti l’hanno premiata (come del resto fanno sempre). I talk di La7, a cominciare da Non è l’Arena, hanno avuto un’impennata di ascolti. Massimo Giletti con le sue inchieste è intervenuto nel dibattito politico, mettendo alle corde il ministro della giustizia. Sono andati bene anche Gruber, Floris, Formigli e tutta la banda del daytime.

FLOP RAI

A Viale Mazzini invece le repliche hanno affossato gli ascolti di Rai1, la rete ammiraglia che è l’alimentatore di tutta l’azienda. Al calo netto di pubblicità (un disavanzo di oltre il 50%) si somma lo share molto deludente. Gli unici programmi che hanno tenuto un alto rendimento sono state le fiction, repliche comprese. Il problema subentrerà nel prossimo autunno quando le nuove stagioni in magazzino non ci saranno perché le serie non sono state girate causa pandemia. Tra i flop più clamorosi due prime serate molto attese come i David di Donatello e l’Eurovision Song Contest. La prima non è arrivata neanche al 9%, la seconda all’11%. Ovviamente entrambe le dirette sono state falcidiate dalla distanza e dai collegamenti. Comunque per due big di Rai1 come Carlo Conti e Flavio Insinna sono stati altrettanti rospi indigesti che ancora stanno sullo stomaco. Del calo di Rai1 non si può dare certo la colpa al direttore Stefano Coletta, che tra l’altro ha sciorinato una grande sensibilità con Eleonora Daniele, dimostrando che – se c’è la fiducia dei vertici – una donna è capace di lavorare e condurre un programma in diretta anche fino al nono mese di gravidanza.

SALINI E NETFLIX

Nel mese di giugno si saprà se il tam tam di voci che si rincorrono sull’interessamento di Netflix per l’Ad Rai Fabrizio Salini corrispondono a verità. Salini ha ancora più di un anno di mandato ma se lo conclude dovrà rispettare la clausola di non concorrenza per un determinato tempo stabilito dal contratto. Se invece va via adesso la clausola decade e lui può accettare qualsiasi incarico anche subito. Intanto l’Ad sta spingendo per concedere il contratto a tempo indeterminato per i suoi fedelissimi: il dg Matassino e il capo della comunicazione Giannotti.

BRAVO CATTELAN

A Sky è stato il tg a pagare un prezzo alto alla pandemia, proprio nel periodo in cui i telegiornali sono tutti cresciuti negli ascolti e le all news avrebbero dovuto fare la differenza. La chiusura degli studi di Milano e una diretta ibrida tra Roma e Rogoredo ha mandato in onda delle edizioni a mezzo servizio. Anche i vari approfondimenti continuano a risentirne. Cambia il titolo del programma e il conduttore ma la pietanza servita è già cucinata e riscaldata di ora in ora. Per non parlare poi dei buchi nei palinsesti riempiti da Sky Sport 24, che nonostante fosse presente sul canale 200 ha fatto la sua comparsata anche sui canali di Sky Tg24. E senza che ci fossero avvenimenti sportivi in corso. Un plauso a parte merita Alessandro Cattelan che ha ripreso il suo programma con tutti gli accorgimenti indicati dal protocollo, dimostrando che si può fare tv anche in pandemia.

GIULI OK

In casa Rai c’è un conduttore che con stile ed eleganza sta crescendo. La sua cultura e i toni pacati lo differenziano dagli altri urlatori dei talk. Si chiama Alessandro Giuli.


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